Dopo il volo turistico nello Spazio, c’è il tour su Marte: facile ed economico

Marte non è più così lontano, e la NASA ci permetterà di dare una sbirciatina più da vicino all’ambiente alieno

 

La roccia prelevata da Marte – Androiditaly.com

E se vi proponessero un sabato pomeriggio diverso e in alternativa alla solita visita al museo, film al cinema o partita allo stadio, vi invitassero a fare una passeggiatina sul suolo marziano? È questa l’ultima affasciante “provocazione” che ci lancia la NASA e che promette di avvicinare la missione a tutti gli amanti dello spazio.

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Nasce così un esperienza 3D unica basata sui dati raccolti durante i 2 chilometri e mezzo in 204 Sol percorsi dal rover marziano. Grazie al lavoro del pool di ingegneri della Mars Public Engagement, è stato sviluppato un software ad hoc, in collaborazione con gli scienziati  dei laboratori Jet Propulsion Laboratory (JPL).

I ricercatori di Pasadena ricoprono da sempre un ruolo centrale nelle missioni spaziali interplanetarie e collaborano con le agenzie spaziali governative. Questa volta si sono impegnati per lo sviluppo di un tour virtuale dove sarà possibile visualizzare in combo le immagini del rover Perseverance e quelle di Hirise, la fotocamera del modulo Mars Reconnaissance Orbiter.

La missione su Marte e quello che stiamo imparando della esperienza di Perseverance sul pianeta rosso

immagine di marte . Androiditaly.com

L’esperienza che sta maturando Perseverance è un contributo eccezionale per gli scienziati. Nel suo breve viaggio, che ha portato il mezzo sulle pendici di “Citadelle” in un punto ripido all’interno del cratere di Jezero, ha già raccolto 3 campioni di materiale.

Il primi è il risultato del fallimentare tentativo di prelevare un campione roccioso. Il materiale selezionato si era rilevato troppo friabile, ma il fusto in acciaio è stato comunque catalogato come idoneo, e destinato allo studio dell’atmosfera marziana.

Gli altri due, i frammenti rocciosi Montdenier e Montagnac, sono stati però di gran lunga i più interessanti. Secondo gli analisti del JPL portano chiaramente le tracce di un contatto prolungato con un ambiente acquatico. Segno tangibile che su Marte ci sono stati laghi e oceani, e quindi con buona probabilità anche la vita biologica.

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Il pubblico da casa potrà quindi vedere con i propri occhi le stesse immagini, seppur in maniera semplificata, che il sistema ASTTRO restituisce alla NASA e che permettono l’identificazione dei vari target di Perseverance.

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