Il nostro Pianeta è in pericolo, ma i superalberi potrebbero salvarci: la soluzione degli scienziati

La startup Living Carbon ha sviluppato dei “superalberi” secondo la sua stessa definizione. Si tratta di piante geneticamente modificate per avere una crescita rapida e assorbire maggiore quantità di CO2. I primi esemplari sono già piantati in Oregon.

albero dettaglio foglie
L’assorbimento dell’anidride carbonica da convertire in biomassa è maggiore nelle piante della Living Carbon. – Androiditaly.com

Tra tutti i modi per assorbire la CO2 dall’atmosfera che si stanno sperimentando come le tecnologie a emissioni negative a volte si scorda l’ovvio. Ossia che esiste un metodo efficiente dalla notte dei tempi, rappresentato dagli alberi. Le piante sono per eccellenza gli “apparecchi” migliori per stoccare questo gas sotto forma di biomassa, ossia cellulosa e poi legno.

Ecco perché la startup Living Carbon ha pensato di investire su di loro, con qualche…aggiustamento. Il problema è che gli abiti crescono lentamente e quindi l’accumulo di CO2 è esiguo all’inizio. Le piante di questa giovane azienda però sono “superalberi”, geneticamente modificati per avere una crescita rapida. Velocizzando il loro sviluppo anche la CO2 assorbita aumenta. Per la precisione la massa accumulata da un superalbero, un pioppo per la precisione, è risultata superiore del 53% rispetto a una pianta normale.

Al momento Living Carbon ha dichiarato alla CNN di aver piantato 600 esemplari in Oregon e di volerli usare per ricoprire dei terreni abbandonati in Appalachia. L’obiettivo a lungo termine è di avere 4 milioni di superalberi entro il 2030. In questo modo si riuscirebbe a rimuovere l’1,66% dell’anidride carbonica già in atmosfera.

La via degli alberi è la migliore?

esperimenti piante
Gli alberi OGM della Living Carbon sono una strategia che purtroppo richiede tempo. – Androiditaly.com

Living Carbon intende procedere raddoppiando la superficie occupata dai suoi superalberi ogni anno. Tuttavia, sebbene i loro risultati siano davvero promettenti, c’è il fatto che anche a crescita rapida alle piante serve tempo. Come per molti altri progetti green, come quelli puntano a produrre energia, il punto è sempre che non sono soluzioni immediate.

La startup lo sa bene e infatti sta lavorando ad altre potenziali modifiche. Tra queste oltre a ottimizzare la fotosintesi c’è anche al vaglio un modo per rendere il legno meno soggetto ad essere aggredito dai funghi.

Per incentivare la partecipazione al progetto Living Carbon sta valutando di concedere i suoi alberi a chi ha terreno adatto a piantarli anche senza alcun costo. Dato che molti territori sono inospitali la biotecnologia serve anche per sviluppare piante che possano crescere bene ovunque. Bisognerà aspettare e vedere che risultati potranno ottenere i superalberi.

 

🔴 FONTI: www.msn.com

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