Il gattino di Stray ha avuto un successo enorme. Per quale motivo il gioco ha spopolato così tanto?

L’estate 2022 ha portato dei tormentoni sul popolatissimo mondo del gaming. Tutti pazzi, per esempio, per Stumble Guys e le sue corse sfrenate, un party game multigiocatore di massa, in stile battle royale, in cui un massimo di 32 giocatori si sfidano online. Il fanta-game di Kitka Games è volato in cima alle classifiche dei videogiochi più scaricati sul PlayStore. Ma c’è chi lo sta emulando.

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Stray – Androiditaly.com

Si è mosso perfino il Sole 24 Ore per Stray, un game di avventura sviluppato da BlueTwelve Studio e pubblicato da Annapurna Interactive. La storia che segue un gatto randagio che cade in una città murata popolata da robot, macchine e batteri mutanti, e si propone di tornare in superficie con l’aiuto di un compagno drone chiamato B-12, spacca. Di brutto.

Milioni e milioni di player stanno stanno saltando su piattaforme e si arrampicano, interagiscono con l’ambiente e aprono nuovi percorsi, impazzendo per le avventure di quel gattino Rosso, diventato ormai un idolo nel mondo del gaming.

Un gattino randagio adottato da milioni di player

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Videogame – Androiditaly.com

Lo sviluppo del gioco è iniziato nel 2015, guidato dai fondatori di BlueTwelve Studio Colas Koola e Vivien Mermet-Guyenet, che volevano perseguire un progetto indipendente dopo aver lavorato presso Ubisoft Montpellier. Hanno collaborato con Annapurna Interactive per pubblicare il gioco, noto con il titolo provvisorio HK Project.

L’avventura ad altezza di gatto in una città cyberpunk è una delle migliori produzioni di questa estate per Playstation”. Sono le parole al miele del Sole 24 Ore, un quotidiano che si occupa di finanze, che ha deciso di omaggiare così Stray.

Non è un gioco innovativo – si legge – è la dimostrazione che si possono inventare videogiochi anche brevi senza spendere decine di milioni di euro. Peraltro per i proprietari di Playstation è gratis se hai un abbonamento al Plus extra o premium”.

Alla base del successo di Stray, c’è un po’ di tutto: un gioco piuttosto intimo, fatto soprattutto dell’atmosfera cupa spezzata dal miagolio del gatto, che si muove liberamente tra vicoli, tetti e case in un’ambientazione ispirata alla città murata di Kowloon, che un tempo era un quartiere indipendente e movimentato di Hong Kong che è stata costruita verticalmente su diversi livelli.

Stray non ha un nome, è un randagio adottato da milioni di player. La storia può essere completata in circa sette ore di gioco, ma tutto è diverso da come si decide di perseguirla. Il colpi di scena sono all’ordine del giorno, la mirata campagna promozionale ha sfruttato l’indiscussa popolarità dei gatti su Internet, e sui social. Per questo Stray è attualmente uno dei videogiochi più seguiti in streaming, su piattaforme come Twitch e YouTube.

Quel gattino miagola si rotola, gioca. Più che realistico è familiare. Piace da matti: l’unanimità arriva dai feedback di quelli che ci stanno giocando.

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