AI al servizio della Legge, questa aiuta il Fisco a scoprire le irregolarità nelle case, mai più abusivi

Usare le AI come aiuto concreto per la Legge è una possibilità che sembra farsi sempre più concreta. In Francia in particolare un software di Google è in grado di riuscire a scovare le piscina abusive dei privati, non dichiarate per schivare le tasse.

piscina privata
Un algoritmo può scovare le piscine non dichiarate e già nella fase di test ne ha scovate più di 20.000. – Androiditaly.com

Che cosa potrebbe nascere da una collaborazione fra Google e la multinazionale IT Capgemini? La risposta che ha dato la Francia è sorprendente. Da questo connubio è nata una AI con uno scopo singolare ma molto utile per aiutare il fisco a rintracciare gli evasori. L’algoritmo creato dalle due aziende incrocia le immagini aeree con i le banche dati catastali per scovare chi non ha dichiarato la propria piscina privata.

Il test di questa AI di Google è partito nel 2021 in nove regioni del Paese e i risultati raggiunti sono stati notevoli. Risultano più di 20.000 le piscine non registrate al mero scopo di evitare qualche centinaio di euro da versare in tasse. Pare infatti che ogni impianto privato di 30 metri quadri comporta il versamento di 200 euro ogni anno. Stando a quanto riporta il quotidiano The Guardian in edizione francese l’uso del software verrà esteso a tutto il Paese.

Risultati e limiti della AI contro le piscine abusive

foto aerea piscina
Nonostante sia sorprendente questo software presenta ancora un ampio margine d’errore nell’identificare le piscine. – Androiditaly.com

Se la AI di Google e Capgemini è destinata a diventare un vero alleato del fisco occorrerà comunque ancora ritoccarla e istruirla. Al momento infatti pare che abbia ancora un’incertezza del 30% nel riconoscimento delle piscine. Occorre inoltre essere certi che l’algoritmo si concentri sulle case con superficie più estesa per non confondersi con altri edifici.

Probabilmente per il colore blu infatti è capitato che scambiasse tetti o aree coperte con pannelli solari per vasche colme d’acqua. Inoltre in caso la superficie della vasca si trovi in ombra o sotto alle fronde degli alberi difficilmente riesce a individuarla. Ciò nonostante grazie alle segnalazioni del software sono stati recuperati ben 10 milioni di euro che gli abusivi avevano evaso.

Rimane da chiedersi come sia possibile che le piscine abusive siano così tante. La risposta è che durante il lockdown pare che molti, rimasti bloccati in casa, avessero optato per questa distrazione. Peccato che questo aumento della domanda si sia tradotto anche in un aumento dei lavori eseguiti sottobanco.

 

🔴 FONTI: www.theguardian.com

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