Comunicazioni nello Spazio profondo? Deep Space Network della NASA lo rende possibile, è incredibile

Senza il sistema di comunicazione DSN (Deep Space Network) la NASA sarebbe perduta. Si tratta di un insieme di tre grandi antenne disposte una in Spagna, una in Australia e una in California. Grazie a loro è possibile comunicare nello Spazio profondo.

antenna Nasa
Con il Deep Space Network le sonde sono sempre in contatto con la Terra. – Androiditaly.com

Non tutti hanno sentito nominare il DSN ma la NASA non ha problemi ad affermare che senza tutte le missioni spaziali non sarebbero possibili. Il cosiddetto “Deep Space Network” infatti è essenziale per mantenere sempre attiva la comunicazione fra le stazioni di ricerca terrestri e le sonde inviate nello Spazio profondo. E tornerà utile ancora di più in previsione del progetto per la prima coppia uomo-donna sulla Luna, la missione Artemis III.

Il DSN è costituito da tre gigantesche antenne sul suolo terrestre più alcune in orbita e supporta nella comunicazione le missioni interplanetarie. Questi tre giganteschi impianti sono posti fra loro a distanze uguali e orientate ciascuna di circa 120° con la posizione delle altre. Una si trova in Europa vicino alla capitale spagnola Madrid, una a Goldstone in California e l’ultima nei pressi di Canberra, sul suolo australiano.

A mantenere operative le antenne c’è il laboratorio JPL (Jet Propulsion Laboratory) della NASA. Al suo interno si trova lo “Space Flight Operations Facility” dove si elaborano tutti i dati che sonde e satelliti inviano. I ripetitori in orbita aiutano a loro volta il segnale a raggiungere distanze notevoli.

Un sistema quasi infallibile

antenna radiocomunicazione
Anche a miliardi di chilometri il segnale non viene perso dal sistema DNS, – Androiditaly.com

Il diametro di un’antenna del DSN arriva fino a 70 metri e grazie al posizionamento reciproco con le altre permette di non perdere mai del tutto le comunicazioni. Questo indipendentemente dalla posizione della sonda, comprese quelle Voyager, e anche senza risentire in alcun modo della rotazione della Terra.

Per quanto flebile possa essere il segnale emesso le antenne non falliscono nel loro compito. Riescono persino a mantenere il contatto con la sonda Voyager 1, una delle prime inviate oltre il sistema solare e che oggi si trova a ben 23 miliardi di km dalla Terra. Per quanto lontana e datata, la sua antenna continua a scambiare dati con le stazione del nostro Pianeta.

Grazie al DSN si possono conoscere le condizioni di moduli lontani e vicini. Soprattutto nelle missioni che comprendono esseri umani è essenziale per il loro svolgimento in sicurezza.

 

🔴 FONTI: www.jpl.nasa.gov

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