Multa stratosferica per MediaWorld, cos’è successo alla catena?

Il commercio non è per niente semplice, né dal lato commerciante né da quello cliente. Per una serie di motivazioni molto ampie, che vanno dalla cura del cliente al rispetto di tutta una serie di norme che proteggono il cliente stesso, il quale da parte sua si deve proteggere da eventuali storture che possano essere messe in atto.

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MediaWorld – Androiditaly.com

Lato commerciante la problematica diventa grave quando vengono a mancare alcune regole base del trattamento nei confronti del cliente, che possono portare anche a multe molto salate nei confronti di holding e marchi anche molto famosi.

E’ successo a MediaWorld, o meglio alla sua holding MediaMarket, ritenuta colpevole da AGCOM di aver tenuto una condotta scorretta nei confronti dei clienti e delle promozioni loro riservate, presentate in un modo e poi concluse in ben altra maniera.

Prezzi ingannevoli come specchietto per le allodole

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Ma andiamo con ordine. L’AGCOM, ovvero l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha recentemente comminato a MediaMarket una multa di 3,6 milioni di euro per aver espletato alcune pratiche ritenute scorrette nei confronti dei consumatori che sarebbero state adottate nei punti vendita di MediaWorld.

Per fare un esempio, è come se si andasse ad acquistare una lavatrice pubblicizzata a 500 euro ma poi ci si trovasse a vedersi applicare un prezzo di 600 euro in quanto già dotata di qualche accessorio non previsto e senza avere la possibilità di toglierlo dal “pacchetto”.

Dunque secondo l’Antitrust la compagnia che gestisce MediaWorld avrebbe pubblicizzato in maniera ingannevole sui volantini e sulle pareti degli store stessi dei prodotti a determinati prezzi, omettendo di dire che invece vanno acquistati in abbinamento ad altri accessori per avere quel prezzo.

AGCOM, la descrizione ufficiale della violazione

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«Le segnalazioni di alcuni consumatori, corredate da documentazioni fotografiche, evidenziano come il professionista abbia prospettato, in occasione di promozioni e offerte speciali, la vendita di prodotti di telefonia ed elettronica a prezzi scontati ma, al momento dell’acquisto e pagamento del prodotto prescelto, al consumatore sarebbe stato addebitato anche il costo di un prodotto accessorio o di un servizio aggiuntivo da lui non richiesto, come ad esempio un’assicurazione per la copertura di danni all’apparecchio ovvero l’applicazione di una particolare pellicola protettiva dello smartphone, ecc».

Così si legge in un paragrafo del provvedimento AGCOM la motivazione che ha portato l’Antitrust a comminare tale multa a MediaWorld. Che da parte sua ha prontamente ribattuto asserendo anche di avere la ferma e chiara intenzione di fare ricorso.

«MediaWorld, marchio di Mediamarket SpA, ha ricevuto un provvedimento sanzionatorio da parte di AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’azienda non condivide le motivazioni alla base del provvedimento ritenendolo del tutto infondato e, pur mettendosi a completa disposizione dell’Autorità, effettuerà ricorso nei confronti di tale decisione. Nel corso del 2022, tra l’altro, MediaWorld ha implementato una serie di azioni per aumentare ulteriormente la trasparenza della comunicazione commerciale presso tutti i propri punti vendita distribuiti sul territorio italiano», si legge nella nota di MediaWorld.

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