Google patteggia e paga 8 milioni di dollari, l’accusa è molto pesante

Google, a seguito di un brutto evento, ha dovuto pagare 8 milioni di dollari. Che cosa è successo al colosso di Mountain View?

Anche le più grandi compagnie tech attualmente conosciute, seppur non sembri, possono affrontare delle situazioni molto difficili anche loro. Magari non è andata a buon fine una trattativa con un’altra società, oppure un prodotto venduto di recente non ha fatto il successo sperato e quindi sono stati costretti a correre ai ripari. Può succedere a chiunque di avere sfortuna in un determinato contesto, ma l’importante è riuscire a risollevarsi il prima possibile.

Google paga una multa da 8 milioni di dollari
Pesante accusa a Google – Androiditaly.com

A volte, però, neanche questo è sufficiente. Sentiamo parlare spesso di notizie riguardanti eventuali denunce nei confronti di alcune aziende, che pare non abbiano rispettato degli accordi oppure non si sono rivelate essere sufficientemente professionali nel portare a termine un progetto. Quello che abbiamo appena detto accade di rado, è vero, ma nel momento in cui succede, è impossibile non chiedersi chi sia la società coinvolta e cosa è successo.

Google accusata di pubblicità ingannevole, ma nega tutto: la vicenda

Un caso recente vede Google come protagonista, che è stata costretta a pagare ben 8 milioni di dollari per poter saldare delle accuse piuttosto gravi. A detta di un ente importante sembra che l’azienda di Mountain View abbia utilizzato della pubblicità ingannevole per promuovere i suoi Pixel 4, azione assolutamente illegale e che viene punita in modo severo se scoperta a seguito di una indagine.

Google paga una multa da 8 milioni di dollari
Google non dimenticherà questa storia – Androiditaly.com

Ad annunciarlo è stato il procuratore generale Ken Paxton, del Texas, che ha affermato che Google abbia assunto degli annunciatori radiofonici per la pubblicità dei loro prodotti. L’azienda, di tutta risposta, ha controbattuto sostenendo che non si trattasse di una informazione veritiera e che non aveva dato loro il permesso di poter utilizzare uno dei suoi telefoni, tanto meno per avviare una pubblicità di cui non sapeva nulla. Questa notizia, quindi, offre una versione diversa rispetto a quella iniziale.

Jose Castaneda, il portavoce di Google per questa situazione, durante una conferenza ha dichiarato apertamente che la compagnia si impegna duramente per soddisfare le esigenze dei clienti e per rispettare le leggi. Anche adesso, nonostante le accuse ai danni di Google LLC, farà lo stesso per dimostrare a tutti la verità e per mandare avanti il caso. La storia, dunque, non finisce qui: di sicuro riceveremo maggiori informazioni in futuro, c’è da starne certi.

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