Riscaldamento globale, il Polo Nord sta per cambiare la sua funzione: è una catastrofe

La situazione sta peggiorando drasticamente nel Polo Nord: non sarà più come prima. Cosa sta per cambiare per sempre

Il riscaldamento globale è un tema che si sta affrontando oramai da diversi anni, e che pare non arrivare mai ad una conclusione degna di nota per il semplice fatto che sia attuale. Praticamente è impossibile che l’argomento si concluda, anche perché riguarda tutti quanti noi ed è del tutto improbabile che termini da un momento all’altro. Addirittura, di questi ultimi tempi almeno, sembra che la situazione stia peggiorando ulteriormente.

Riscaldamento globale mette a rischio il polo nord
Il riscaldamento globale sta causando danni ingenti – Androiditaly.com

E lo stiamo dicendo in previsione di quanto sta accadendo al Polo Nord, che allo stato attuale delle cose è considerata come una gigantesca landa di carbonio che, anziché immagazzinarlo, tende a produrlo in quantità elevate. Inizialmente si pensava che fosse una conseguenza dovuta al permafrost o al modo con cui cambiava l’ambiente, il che avrebbe avuto senso visto e considerato che nulla sia più come prima per ovvie ragioni.

Polo Nord a rischio, il cambiamento climatico colpisce duramente: gli incendi saranno più frequenti adesso

Gli scienziati, avendo voluto analizzare la situazione da vicino, hanno scoperto che gli incendi frequenti e i continui sviluppi da parte dell’uomo stanno riducendo drasticamente la capacità degli ecosistemi settentrionali di contenere il carbonio al suo interno. Questo accelera ancora di più il cambiamento climatico e porta zone come il Polo Nord, per esempio, a produrne in quantità così grandi da non essere più in grado di contenerle.

Riscaldamento globale mette a rischio il polo nord
Polo Nord – Androiditaly.com

Come è successo tutto questo? Dato che le foreste boreali settentrionali rappresentano i più grandi biomi del nostro pianeta, nel momento in cui bruciano tendono a rilasciare il gas serra dalla vegetazione e dai suoli oramai ricchi di carbonio, emettendone una quantità 20 volte più elevata rispetto al passato. Nello specifico questi incendi rappresentano il 10% di tutte le emissioni globali di CO2, il che vale a dire che ci sia stato un aumento rispetto all’anno scorso.

E, se consideriamo che il cambiamento climatico sta prendendo sempre più piede anche nel Polo Nord, gli incendi potrebbero diventare molto più probabili di prima. Con il passare del tempo si prevede che i cespugli morti inizino a bruciare, provocando degli ingenti danni alla vegetazione a tal punto da risultare essere irrimediabili in seguito. Ovviamente si tratta di circostanze drammatiche e che avranno luogo in futuro, ma è sempre meglio sistemare la situazione adesso anziché lasciare che diventi ingestibile.

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