Criptovalute in calo per la Cina: perchè e come è iniziata

L’ultimo comunicato della Pboc, la Banca centrale cinese, assesta un duro colpo al mercato effimero delle monete virtuali 

La politica vessatoria del governo cinese assesta un nuovo spietato colpo all’andamento dei mercati finanziari-Androiditaly.com

Il comunicato ufficiale diffuso dall’ente che si occupa in maniera centralizzata dell’applicazione delle politiche economiche di Pechino la dice lunga su quello che da inizio hanno è un trend che non pare diminuire, caratterizzato anzi da progressivi ed inesorabili  restrizioni del margine di manovra.

Attraverso una nota la Banca centrale cinese (PBOC) ha definito illegali tutte le transazioni legate alle attività delle monete virtuali inclusi pagamenti, trading, e pubblicità. Una rigida presa di posizione che non ha mancato di vedere conseguenze sui mercati finanziari.

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Subito dopo il comunicato si è registrata una perdita sul valore del Bitcoin pari al 7,56% , ovvero 41.387,35 dollari. Non che Ether e Litecoin se la siano vista meglio. Per loro infatti c’è stata una cessione importante, pari rispettivamente al 10,16% e al’11,16%. Infine anche il Dogecoin, ancora in crescita sui mercati statunitensi e tra le più quotate dagli investitori è arretrato dell’8,70%

Le scelte del governo di Pechino e la chiusura nei confronti delle cryptovalute.

Le cryptovalute sono molto considerate dagli investitori ma avrà ancora senso investire in questo clima di chiusura? – MeteoWeek.com

D’altronde questo si potrebbe definire solo come l’ennesimo atto di progressiva estromissione delle monete virtuali dall’economia cinese. La macchina del governo di Pechino si era già attivata ad aprile. In questa occasione le decisioni miravano a bloccare le attività dei miners, nonché l’estrazione e la creazione di nuovi token.

Una prima botta d’arresto aveva quindi colpito il trend di crescita ma già in giugno si potevano osservare sostanziali segni di ripresa. Gli investitori cinesi avevano infatti optato per una progressiva delocalizzazione rifugiandosi in paesi più idonei alle loro attività. Settembre invece aveva decretato un cambio di marcia, a causa di una nuova ondata di caccia alle streghe, i miners in questo caso.

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Nulla poteva far intendere un’evoluzione così risoluta della vicenda, e questo fa molto temere i mercati internazionali che invece stanno costruendo e scambiando basandosi anche sulle risorse dei piccoli portafogli. Ci troviamo quindi di fronte ad un momento potenzialmente pericoloso che potrebbe fare esplodere una bolla potente finanziaria.

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