Russia incolpa astronauta NASA: Ha fatto un buco sulla Soyuz… per amore

Chi avrebbe mai detto che un problema di cuore potesse portare a gravi problemi nello spazio? Secondo i Russi, l’astronauta americana Chancellor, colei accusata di aver boicottato la spedizione spaziale dopo un litigio con l’amante, anche lui a bordo “Ha bucato col trapano la Soyuz dopo una lite d’amore” è un buon motivo per denunciare la NASA.

Soyuz in un triangolo d’amore – Androiditaly.com

Pensate alle vostre rotture, a quando l’amore vi ha preso a calci nel sedere. Cos’avete fatto?C’è chi si chiude in casa a mangiare un gelato, chi va dal parrucchiere a cambiare colore di capelli, chi si riunisce ai vecchi amici per una bevuta che porta solo a dimenticare. Poi, ci sono i gesti estremi. Una litigata feroce con il proprio ex, ricordi che riaffiorano ti portano ad una vendetta sui social, frecciatine sulle storie di Instagram, e cose cosi. Ma mai come questo che stiamo per raccontarvi.  L’agenzia spaziale russa Roscosmos infatti ha inoltrato una denuncia all’omologa statunitense Nasa, con una motivazione davvero curiosa. I russi accusano l’astronauta americana Serena Auñón-Chancellor che, dopo aver avuto un crollo emotivo senza precedenti nella missione spaziale del lontano 2018, è accusata di aver danneggiato la navicella spaziale russa, la Soyuz, che si trovava attaccata alla Stazione Spaziale Internazionale, e pronta per tornare verso la Terra. Il motivo di questo crollo, secondo i russi, sarebbe stato scatenato da una lite con l’amante, anche lui a bordo. “Mai innamorarsi sul posto di lavoro”. Lo riporta un articolo pubblicato sul quotidiano “il Messaggero”.

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Ma che cosa è successo di preciso? Secondo i funzionari spaziali russi che hanno investigato sulla vicenda, la breccia nella Soyuz che ha fatto terminare la missione anticipatamente e con gravi conseguenze, era dovuta a una perforazione con un trapano del tutto volontaria, ergo non a causa di un incidente. Secondo la Russia, la persona che ha praticato il foro apparentemente aveva “una mano vacillante”, non quindi da professionista, e Mosca ha incalzato descrivendo  segni di graffi nelle vicinanze che probabilmente si sono verificati quando il trapano è scivolato dalla presa. Ergo, il cerchio si è ristretto tra quelli che, nella loro vita, non avevano mai preso in mano un trapano.

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Gli Stati Uniti ovviamente vista la mancanza di prove, respingono ogni accusa fermamente  e la Nasa ha parlato di “attacchi falsi e privi di ogni credibilità”, ai quali sono seguite tattiche da parte dei Russi per addossare la colpa del guasto al Soyouz su una persona “più debole”, che sarebbe stato motivo di grande imbarazzo per la Roscosmos.

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