Meta usa la AI per creare un traduttore vocale universale: ecco come sarà

Un nuovo tool che potrebbe superare ogni barriera linguistica è allo studio del grande incubatore di idee che è la fucina di Meta

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Il nuovo progetto sul quale sta lavorando il team di sviluppatori di Meta punta molto in alto e si pone come obiettivo quello di restituire all’essere umano, grazie ad un algoritmo, la capacità di comunicare con chiunque in qualsiasi lingua – Androiditaly.com

Nel primo libro della sua saga fantascientifica Guida Galattica per Autostoppisti, Douglas Adams aveva introdotto un affascinante elemento di colore. Che però faceva da traino alla comunicazione tra viaggiatori intergalattici.

Ed il nuovo progetto di Meta ricorda molto appunto il fantastico Babel fish. Questo è il nome del pesciolino che si cibava dell’energia delle onde cerebrali assorbendo frequenze inconsce. E contestualmente espellendo una matrice di frequenze consce verso i centri cerebrali del linguaggio. Chissà se lo sviluppo del nuovo strumento sarà facile come l’utilizzo del piccolo parassita, che andava semplicemente messo nel padiglione auricolare del soggetto. Il quale beneficiava istantaneamente  della comprensione di qualunque cosa, in qualunque lingua.

Il gruppo di lavoro dell’azienda californiana porta avanti un progetto ambizioso, il No Language Left Behind, che conta di sviluppare un sistema che potrebbe scardinare tutte le barriere linguistiche del pianeta

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Si può pensare ad un mondo dove, per mezzo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, saremo in grado di farci comprendere e capire a nostra volta, ogni abitante del pianeta, di qualsiasi parte del globo? Secondo gli specialisti informatici di Meta saremo presto in grado di riuscire in questa affascinante impresa – Androiditaly.com

Ad anticipare quella che potrebbe essere una tra le migliori funzionalità che gli algoritmi che il Metaverso ha in serbo per noi, è un evento tematico dell’azienda.

E’ lo stesso CEO di Meta, Mark Zuckerberg, durante l’attività, ad illustraci le linee guida dell’attività del suo team. La vision che guida il gruppo riguarda la possibilità di di comunicare con chiunque in qualsiasi lingua. Per ottenere il software di traduzione universale sarà quindi necessario sfruttare le risorse dell’intelligenza artificiale. Il nome dato a questa colossale è sfidante opera è No Language Left Behind. Ed il suo obiettivo non si rivolgerà solo a quegli idiomi diffusi e parlati in prevalenza sul nostro pianeta. Sarà piuttosto un tentativo di rendere accessibile anche il vocabolario di realtà di nicchia e poco conosciute.

Se il progetto andrà in porto e sarà distribuito sulla piattaforma potrebbe rappresentare senza dubbio un elemento vincente sia in termini di visibilità che di importanza strategica.

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