WhatsApp ti ha scritto? controlla lo stato e forse troverai questa sorpresa

Una notifica curiosa è arrivata a milioni di utenti europei iscritti alla piattaforma di WhatsApp. Ma se molti l’hanno ignorata, si trattava della risposta alla richiesta della Commissione Europea in merito alla condivisione dei dati con l’America. 

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Un messaggio per l’Europa dal gruppo Meta relativo ai servizi WhatsApp. – Androiditaly.com

Dopo il 18 febbraio su WhatsApp è comparso un messaggio che molti hanno ignorato come l’ennesima informativa della privacy. Dietro però c’è uno scambip rilevante fra la Commissione Europea e il gruppo Meta avvenuto a gennaio 2021.

Per la precisione una lettera contenente l’invito ad una maggiore trasparenza dell’uso dei dati, da parte del Commissario di Giustizia europeo Didier Reynders. Dato che gli utenti europei vedono le informazioni che li riguardano condivise con partner commerciali americani, la necessità era lampante. Lo stesso problema coinvolge Facebook e Instagram.

Il messaggio da parte di WhatsApp conteneva proprio questo, l’invito a visionare i dettagli sull’utilizzo dei dati personali. Aprendo l’informativa si può scoprire quali sono esattamente i dati raccolti, come vengono gestiti, quando vengono eliminati e quando conservati. Sono riportate le basi giuridiche usate per il trattamento delle informazioni nonché la ragione per cui ne avviene la condivisione globale. 

WhatsApp ha assicurato di essere all’opera per riorganizzare la struttura dell’informativa e renderla più facile da leggere.

Cosa è cambiato?

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Meta teme ulteriori multe e sanzioni da parte dell’Unione Europea. – Andoriditaly.com

Resteranno le chat crittografate end-to-end per proteggere le conversazioni private così come le impostazioni già presenti. Semplicemente ora i procedimenti che coinvolgono i dati sono leggibili nero su bianco. Dopo la minaccia di ritirare due dei suoi maggiori servizi Meta cerca di fare un passo avanti per accontentare le richieste europee. La scadenza per adeguarsi era stata fissata al 28 febbraio 2022.

Resta da capire se la nuova informativa sarà sufficiente per i nuovi standard europei che promuovono una sempre maggiore tutela della privacy. Le sanzioni previste per chi le violasse possono arrivare al 4% delle vendite annue per la società coinvolta. Un colpo tutt’altro che lieve soprattutto per Meta.

Nel corso del 2021 già si era segnalato il fatto che tra le applicazioni del gruppo Meta avvenisse scambio di dati, ad esempio tra le applicazioni di Facebook e WhatsApp. La procedura si era poi interrotta in seguito alla contestazione.

La sede europea della piattaforma di messaggistica si trova in Irlanda, a Dublino. Proprio qui all’app era già arrivata una multa pari a 225 milioni di dollari per la violazione della normativa europea.

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