Samsung pensa di utilizzare parti riciclate dei suoi smartphone per aggiustare i nuovi: un progetto sostenibile

Sempre meno plastica nelle confezioni e ora anche il riutilizzo di parti riciclate per riparare i dispositivi. La nuova direttiva di Samsung non solo abbasserebbe i costi di intervento ma ridurrebbe ancora lo spreco di materiale. Nessun impatto sulla qualità.

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Parti riciclate ma certificate per garantire risparmio e qualità. – Androiditaly.com

Ormai Samsung ha imboccato la strada del riciclaggio e del risparmio e procede spedita senza voltarsi indietro. La nuova politica del colosso tech pare preveda il riutilizzo delle componenti di smartphone e tablet per gli interventi di riparazione. Le parti scelte per il ricambio ovviamente saranno certificate e controllate prima del montaggio, in modo da garantire la qualità del dispositivo.

Non sarebbe il primo passo che Samsung compie per ridurre lo spreco di materiale. Già poco tempo fa puntava ad eliminare i caricabatterie nelle confezioni. Rimettere in uso le componenti non danneggiate o seminuove permetterebbe anche di contenere il prezzo delle riparazioni. Cambiare il display potrebbe arrivare a costare la metà della somma attuale venendo incontro ai consumatori. Molti proprio di fronte ai prezzi alti decidono di cambiare il dispositivo anziché ripararlo.

Alcune delle parti degli smartphone dell’azienda sono già costruite con plastica riciclata recuperata da reti da pesca o tappi. La serie S22 presentata il 9 febbraio ne è un esempio lampante. Per la nuova iniziativa legata al riciclo delle componenti non c’è una data di lancio ma è probabile che se sarà confermata l’annuncio arrivi entro l’estate.

Riparare, nuova parola d’ordine

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Sistemare anziché ricomprare, la politica nuova del tech. – Androiditaly.com

Una simile iniziativa porterebbe Samsung in prima linea per la tutela dell’ambiente, persino davanti ad Apple. Per ora si tratta di un testa a testa: i Galaxy S22 per Samsung e la riparazione fai da te per la Mela.

Apple aveva lanciato il programma Self Service Repair per chi intendesse comprare solo le parti nuove e applicarle da solo sul proprio dispositivo. Samsung aveva presto seguito la stessa strada prevedendo Self-Repair, un programma analogo. Però come sempre sono i pionieri a finire sotto i riflettori e per questo l’azienda cerca di recuperare prevedendo nuove iniziative.

Un grande passo avanti nella questione delle riparazioni ha avuto luogo con l’analisi del report fornito dalla FTC sulle restrizioni previste per le riparazioni. Questo report evidenziava come ci fossero diversi problemi nel reperimento dei pezzi di ricambio originali. La FTC ha avvallato quindi la predisposizione di nuove norme per permettere a tutti l’accesso alle riparazioni, soprattutto in tempi di difficoltà economica post-pandemia.

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