Il caso dei Fitbit Ionic ustionanti potrebbe evolversi in Class Action

Fitbit Inc., società statunitense con sede in California, sta avendo problemi abbastanza seri ultimamente. Potrebbe, infatti, essere chiamata in causa in una Azione Collettiva (Class Action).

Fitbit Google
Fitbit Inc. è stata acquistata da Google in data 1 novembre 2019, per circa 2,1 miliardi di dollari – androiditaly.com

La causa dell’azione legale

In una azione collettiva, uno o più soggetti, in maniera semplicistica, chiedono la risoluzione di un problema comune. Per Fitbit Inc., questo problema risiede nella commercializzazione di un proprio prodotto difettoso.

Il Fitbit, una sorta di orologio che monitora attività di fitness e non solo, avrebbe creato problemi a non pochi acquirenti. La società, infatti, due mesi fa avrebbe ritirato dal mercato quasi due milioni del modello Ionic.

Il problema, dunque, risiederebbe nel surriscaldamento della batteria. La temperatura, infatti, raggiunge cifre piuttosto elevate, tanto da poter causare ustioni ai polsi degli utenti. I clienti rimasti lesionati, quindi, hanno esposto un richiamo ufficiale a Google. Non trovando il riscontro sperato, sono passati alla fase successiva, rivolgendosi ad un giudice.

I due utenti, in particolare, erano possessori dei modelli Versa 2 e Versa Lite. Il provvedimento, però, documenta molti più casi di ustioni provocate da svariate tipologie di Fitbit, tra cui Blaze, Inspire ed Inspire 2, Sense e Versa 3.

Riguardando, quindi, più modelli tra i prodotti di Fitbit Inc., la mediazione di Google è stata giudicata insufficiente. Dato l’ampio numero di utenza che interessa la questione, è possibile che sussegua un coinvolgimento di persone numericamente abbastanza elevato da far diventare la causa una azione collettiva.

Fitbit Inc.: fatti in tribunale

Nel documento al vaglio, dunque, Fitbit Inc. viene accusata di aver commercializzato prodotti potenzialmente pericolosi, poiché inclini a surriscaldamenti che, oltre a provocare ustioni, apportano un alto rischio di incendio. I ricorrenti di Google, quindi, avrebbero cercato di incolpare i clienti stessi, accusandoli di scarsa igiene, che provocherebbe il surriscaldamento della batteria.

Fitbit Ionic
Vari colori della serie Ionic di Fitbit – androiditaly.com

Inoltre, poiché il problema del surriscaldamento riguarda svariati modelli di Fitbit, il ritiro dal mercato del solo modello Ionic sarebbe considerato inadeguato. Nel documento, è riportata la dichiarazione dei consumatori, che affermano di acquistare i Fitbit per bruciare calorie, non sé stessi.

I ricorrenti hanno quindi insistito sul fattore del rischio di incendi. In effetti, se ci fossero altri prodotti difettosi, questi potrebbero causare danni ipoteticamente disastrosi. Se si incendiassero, ad esempio, su un aereo, oltre che lesionare il possessore le conseguenze potrebbero essere veramente tragiche.

Per il momento, Google ha programmato rimborsi integrali solo per i proprietari del modello Ionic di Fitbit. Il risarcimento, però, ancora non è stato effettuato ai clienti interessati. Nel documento consegnato ai giudici, infatti, sono riportate anche lamentele, da parte dei danneggiati, che hanno trovato solo attese infinite e risposte inadeguate da parte dell’assistenza clienti di Fitbit Inc.

Impostazioni privacy