L’EU intenzionata a regolamentare le crypto: presto un accordo definitivo?

Europa e Stati Uniti potrebbero definire finalmente una normativa globale relativa alle criptovalute. L’idea arriva dal Commissario Europeo per i servizi finanziari, Mairead McGuinness. La manovra eviterebbe rischi di insider trading, evasione e non solo. 

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Pare sia giunta l’ora di definire una normativa globale per Bitcoin e simili. – Androiditaly.com

Ci sono paesi che guardano con sospetto alle criptovalute per la loro crescente diffusione e la mancanza di una vera normativa globale a riguardo. Proprio di recente Mairead McGuinness, Commissario europeo dedito alla finanza, ha pubblicato un articolo di opinione riprendendo il tema. McGuiness sente la necessità che Unione Europea e Stati Uniti collaborino per stendere tale normativa. 

Un tavolo di confronto riuscirebbe anche a chiarire gli aspetti dei vantaggi rappresentati dalle criptovalute in rapporto ai rischi che rappresentano. Tra i rischi ce ne sono diversi. La volatilità che presentano queste valute, le manovre di insider trading e naturalmente i costi energetici per il mining. Si teme addirittura che le criptovalute possano essere un modo per schivare le sanzioni da parte della Russia.

Il commissario europeo guarda con approvazione all’ordine esecutivo approvato negli Stati Uniti per proteggere gli investitori. Anche in Italia si sta cercando di mettere al sicuro gli investimenti, ma si tratta di leggi limitate sul territorio e non generali.

Con un accordo globale si potrebbe anche proseguire con un progetto ancora in fase di elaborazione, vale a dire quello dell‘Euro digitale. La Banca Centrale Europea sta mettendo a punto il prototipo.

I punti da chiarire sulle criptovalute

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Ci sono quattro punti da definire per arrivare a una vera norma internazionale. – Androiditaly.com

Il primo aspetto necessario per un accordo è che nessun prodotto dovrebbe restare fuori dalla normativa. Il testo elaborato dovrebbe valere per ogni singola criptovaluta. Dalla più famosa, il Bitcoin, fino a quelle ancora emergenti, come Dogecoin. In secondo luogo le informazioni e i dati in possesso dei supervisori dovrebbero essere condivise in trasparenza.

McGuiness ha sottolineato anche la necessità di proteggere gli investitori, privati o aziende. La volatilità delle criptovalute e le manovre di insider trading sono minacce gravi. Chi investe rischia infatti di perdere grosse somme senza possibilità di premunirsi. L’ultimo punto riguarda invece l’aspetto ambientale e tutte le considerazioni ad esso legate.

Un primo traguardo potrebbe essere il MiCA (Markets in Crypto Assets), il disegno di legge per i crypto-asset sviluppato per l’UE. In totale si tratta di 126 articoli che dovranno acquisire forma definitiva entro il 2025

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