Schermo del PC in una lente a contatto? La svolta futuristica è dietro l’angolo

Un intero monitor in una pellicola elastica come quella di una lente a contatto. Le possibilità che aprirebbe sono tantissime. Scorrere una pagina web semplicemente spostando lo sguardo sarà davvero possibile in breve tempo.

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Un monitor indossabile…a contatto diretto con l’occhio. – Androiditaly.com

Chi non ha mai desiderato di poter vedere davanti agli occhi le informazioni che cerca senza dover tirare fuori il laptop o il telefono? La soluzione sarebbero delle lenti a contatto con incorporate le funzioni di un monitor. Per metterle a punto la Columbia University e quella del Surrey sono a buon punto, ma il vero pioniere è la società Mojo Vision. Questa azienda si sta preparando a iniziare un test dei suoi mini dispositivi su larga scala.

Le lenti a contatto della Mojo sono pensate per diversi scopi. Tra questi c’è consentire agli atleti di vedere le proprie statistiche biometriche durante l’allenamento o permettere agli artisti di leggere gli spartiti senza averli dietro. Sarebbe la nuova frontiera dei dispositivi indossabili.

Naturalmente le lenti continuano a svolgere la loro funzione principale, ossia la correzione della vista. Al loro interno però si inserisce un display microLED, sensori smart e delle batterie. Il prototipo è pronto per essere testato e la Mojo ora punta ad ottimizzare le sue performance. E naturalmente a verificare eventuali problemi o disagi dovuti all’uso prolungato delle lenti.

Le ricerche parallele in Università

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In più di un ateneo si studiano lenti a contatto per accumulare dati. – Androiditaly.com

La ricercatrice in optometria Rebecca Rojasdell’Università della Colombia è al lavoro con il suo team su lenti che raccolgano dati sullo stato di salute di chi le indossa. Vale a dire parametri come la glicemia nel sangue o la pressione intra-oculare. Per la dottoressa sarebbe un metodo alternativo per consentire a un paziente diabetico di vedere sempre davanti agli occhi i propri livelli di glucosio. Ma anche per altre malattie aiuterebbe a monitorare meglio l’effetto dei farmaci somministrati o a verificare la presenza di biomarcatori.

L’Università del Surrey invece sta mettendo a punto delle lenti ultrapiatte a contatto con il fluido lacrimale per analizzare alcuni parametri del fluido. A guidare questa ricerca c’è Yunlong Zhao, ricercatore di bioelettronica.

Da risolvere però c’è ancora il problema dell’alimentazione dei dispositivi. La Mojo sta accertando che senza ricarica le sue lenti possano durare per una giornata intera. Questo naturalmente considerando che il display microLED non sia usato costantemente ma solo per veloci consulti.

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