Individuare l’Alzheimer dallo smartphone sarà possibile, la ricerca svela come

All’Università di San Diego i ricercatori hanno messo a punto un’applicazione per diagnosticare diverse malattie tra cui l’Alzheimer. Per farlo si utilizza la fotocamera dello smartphone e si osservano le reazioni a livello della pupilla.

pupilla reazioni
Attraverso le reazioni agli stimoli della pupilla si può capire parecchio sulla salute. – Androiditaly.com

Utilizzando semplicemente la fotocamera di uno smartphone modello Pixel 4 è possibile comprendere se la persona sia a rischio per l’Alzheimer. Si tratta degli esperimenti in corso all’Università di San Diego in California e in particolare di un’applicazione che avrà questa funzione.

Tramite la fotocamera del dispositivo il programma analizza le reazioni agli stimoli visivi a livello della pupilla. Pare che attraverso gli occhi si possano rilevare parametri essenziali per determinate diagnosi, tra cui proprio quella dell’Alzheimer. Per questo motivo gli smartphone con una buona fotocamera possono essere molto utili a riguardo.

Più di altre però lo sono quelle sviluppate da Google per lo sblocco facciale poiché possiedono la tecnologia a infrarossi. I modelli Pixel 5 e Pixel 6 possiedono fotocamere anche migliori di quelle del modello usato nello studio. La ragione è che gli infrarossi rilevano meglio le differenze fra iride e pupilla rispetto ai sensori standard, registrando con più precisione dilatazione e contrazione della stessa.

Grazie a questo lavoro lo screening non solo per l’Alzheimer ma anche per altre malattie, riducendo i tempi dovuti alle analisi e all’identificazione precisa della patologia. Oltre a costare decisamente meno di apparecchiature sofisticate.

Come mai la pupilla?

nonna e nipote
I disturbi cognitivi possono essere dedotti con uno sguardo al telefono. – Androiditaly.com

A quanto riferiscono i ricercatori di San Diego la pupilla è una parte dell’occhio da cui è possibile ricavare informazioni sui disturbi cognitivi. Tanto che anche solo tramite una app è possibile acquisire dati a riguardo. Il risultato non è immediato, ma è comunque una sorta di screening preliminare da cui valutare se approfondire con esami medici veri e propri.

A chi apre l’applicazione viene chiesto ai “pazienti” di eseguire azioni specifiche inquadrando i propri occhi, ad esempio guardare in una specifica direzione. I feedback dell’organo vengono registrati dall’applicazione che poi provvede ad analizzarli.

Oltre alla pupilla ci sono altri metodi particolari per trovare i primi segni della predisposizione alla malattia. Uno di questi ad esempio è la difficoltà di fare i calcoli e quindi dover ricontare più volte i soldi appena messi in borsa. Altri campanelli d’allarme possono essere dimenticare parole di uso comune e confondere i giorni fra di loro.

 

🔴 FONTI: www.ansa.it

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