L’inganno delle aziende: i dipendenti presentati su “Chi Siamo” sono in realtà generati da questa AI

Dipendenti robot? No, non proprio, ma non sono neanche persone reali a quanto pare. Un recente studio ha identificato alcuni soggetti non meglio noti come delle false identità che non possono essere ricollegate a nessuno. Il motivo è semplice: non esistono!

"L'inganno delle aziende: i dipendenti presentati su ""Chi Siamo"" sono in realtà generati da questa AI"
Questa notizia potrebbe farci dubitare di tutto quello che sappiamo – Androiditaly.com

Un gruppo di dipendenti che non esistono: una storia incredibile

Avete presente alla famosa pagina di presentazione “Chi siamo” presente in ogni società? Ecco, solitamente la visitiamo per farci un’idea un po’ più precisa dell’organizzazione, magari anche per testarne in un certo senso la serietà ed il livello di affidabilità. Tuttavia, una analisi avvenuta da poco ha dimostrato che bisogna fare parecchio attenzione perché a quanto pare il team potrebbe essere…inventato.

Eh sì, perché presentarsi con le foto delle persone che lavorano in azienda, a volte, può essere un buon biglietto da visita per fare un’ottima impressione, ma nel momento in cui si scopre che sono tanti i casi in cui ci si rivolge all’IA per inventarsi tutto, allora la fiducia viene a mancare totalmente. Stiamo parlando di un caso realmente accaduto e che potrebbe farci dubitare seriamente di tutto quello che conosciamo, ma di chi o cosa stiamo parlando esattamente?

Un nuovo mezzo per rendere la propria compagnia più “grande”

"L'inganno delle aziende: i dipendenti presentati su ""Chi Siamo"" sono in realtà generati da questa AI"
Gli algoritmi riescono a fare di tutto ormai – Androiditaly.com

Business Insider, dopo alcuni sospetti, ha scoperto una serie di compagnie che si affidavano al software GAN, acronimo di Generative Adversarial Network, per creare foto di persone che non esistono allo scopo di dare l’impressione che lo staff sia ben popolato e che l’azienda abbia una struttura solida.

Il dubbio è venuto a galla quando sono state analizzate le immagini di persone con un orecchino solo o addirittura con la rasatura del viso a metà, il che è apparso leggermente ambiguo.

Ne parla il responsabile di un’azienda austriaca – la cui identità non è conosciuta – che ha usato questo stratagemma, affermando che così facendo “si comunica che si tratta di una grande azienda di professionisti“. Dopo qualche mese, ovviamente, sono scomparse tutte le foto e il gruppo ha cambiato persino nome.

Che siano delle truffe? Forse sì, tuttavia l’obiettivo principale resta soltanto quello di far credere alle persone che la propria società sia più grande di quanto in realtà non sia. E per quanto possa essere un metodo ingannevole o del tutto scorretto, sembra che abbia funzionato per un periodo.

🔴 Fonte: www.hdblog.it

Impostazioni privacy