La svolta dei computer quantistici, ora è possibile riprodurre un tunnel spazio-temporale

Per scoprire cosa succederebbe entrando in un tunnel spazio-temporale (in inglese wormhole) basta chiederlo a un computer quantistico. Usando uno di questi dispositivi i fisici ne hanno simulato uno sulla base del suo comportamento teorico.

Wormhole nella galassia
Anche se nessuno ne ha mai osservato uno la loro esistenza per molti è sicura – Androiditaly.com

Un’ipotesi ora in digitale

Un computer quantistico con processore Google Sycamore 2 è riuscito a simulare un fenomeno che per quanto affascinante non si sa neppure se sia reale. Si tratta del wormhole, detto anche tunnel spazio-temporale o ponte di Einstein-Rosen poiché questi due scienziati furono i primi a teorizzarlo.

Questa simulazione creata dal computer quantistico ha la particolarità di essere stata creata non tramite la gravità ma sfruttando il fenomeno dell’entanglement. Si tratta di una condizione descritta la prima volta dal Nobel per la fisica Erwin Schrödinger per cui due particelle possono influenzarsi anche a grandi distanze. Insomma qualcosa che contrasta con l’idea locale della fisica. Einstein invece teorizzò che la fortissima attrazione gravitazionale interna ai buchi neri potesse creare un fenomeno simile in caso ve ne fossero due a contatto.

Il Sycamore 2 ne ha simulati due in un universo olografico per poi inviare un segnale attraverso questo tunnel spazio-temporale. L’entanglement e la gravitazione possono infatti dare luogo a processi molto simili, anche in una semplice ricostruzione come questa. Lo studio è stato pubblicato su Nature.

Il fascino dei Wormhole

Wormhole fantascientifico
Nei romanzi ambientati nello spazio questa teoria è spesso trattata. – Androiditaly.com

Quello realizzato dal computer quantistico Sycamore 2 è il primo esperimento di questo genere in assoluto e non sorprende l’interesse che ha incontrato. Durante il test i fisici dell’Università di Harvard e del MIT hanno osservato il messaggio venire inghiottito dal primo buco nero e uscire intatto dal secondo. Migliorando la tecnica l’idea è che questo potrebbe avvenire ai lati opposti della Terra facendo sparire il segnale quantistico da un laboratorio che poi apparirebbe nell’altro.

Un piccolo passo avanti che però già spinge a immaginare scenari fantascientifici degni di diversi romanzi ma anche di rappresentazioni cinematografiche come Interstellar. Molti infatti hanno voluto spingere la teoria fino a pensare di poter riuscire teletrasportare veicoli ed esseri viventi attraverso un wormhole, da cui potrebbero uscire intatti.

Questo per ora è inconcepibile per diversi motivi, compreso il fatto che i wormhole non hanno affatto le dimensioni gigantesche immaginate dalla fantasia di registi e scrittori. Però chissà, forse con uno artificiale potrebbe anche diventare plausibile…

 

🔴 FONTI: www.livescience.com

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