Assunzioni giovani, il 60% dello stipendio non sarà a carico delle aziende

Il problema dell’occupazione in Italia è un problema molto serio. Per questo motivo, affinché ci siano più assunzioni, il 60% dello stipendio non sarà a carico delle aziende

La disoccupazione in Italia non deve assolutamente crescere, quindi per accrescere sempre di più l’occupazione bisogna aiutare le aziende che vogliono assumere. Come molti esperti affermano, nella penisola italiana il lavoro c’è, ma per vari motivi non si riesce ad assumere. Alcune motivazioni dicono che mancano le figure professionali, che i giovani non sono adeguatamente formati o che lo stipendio lordo è troppo oneroso per i datori di lavoro. Quindi, per il momento, una delle prime soluzioni potrebbe essere abbassare il costo dello stipendio a carico delle aziende.

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Ecco nel dettaglio come sarà questa nuova iniziativa, che ha lo scopo di migliorare la situazione del lavoro in Italia. Sicuramente non è la soluzione di tutti problemi, ma potrebbe essere un buon inizio.

Il bonus under 30

Il nuovo incentivo, secondo Il Sole 24 Ore, si chiama bonus under 30 e il suo obiettivo è diminuire il numero dei giovani che non studia e non lavora. Questa agevolazione sarà valida per 12 mesi e sarà attuabile sui contratti stabili o sugli apprendistato. Attualmente i giovani che non studiano e non lavorano sono circa 3 milioni. Perciò, per mitigare questa ferita, il governo vuole creare il famoso bonus under 30, che prevede l’aiuto alle aziende che assumono giovani sotto i 30 anni. Infatti, per un periodo di 12 mesi il 60% dello stipendio lordo di ogni giovane assunto, non sarà a carico dell’azienda. secondo i calcoli, questo provvedimento potrebbe produrre nel 2023 circa 70.000 assunzioni under 30, di cui il 56% potrebbe firmare un contratto stabile o di apprendistato, con una retribuzione mensile di circa 1.300 euro.

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Le aziende come faranno a ricevere quel 60% di aiuti, che non è a carico loro? Quel 60% dello stipendio di ogni lavoratore under 30, che non sarà a carico dell’azienda, sarà corrisposto attraverso un conguaglio nelle denunce contributive. Le domande, per poter ottenere tale aiuto, si dovranno fare in modo telematico presso l’INPS. Il bonus under 30 ha una copertura totale di 80 milioni di euro per tutto il 2023, e per il 2024 c’è una copertura di circa 51,8 milioni di euro.

Il Neet è un problema molto serio in Italia. Ma chi sono questi Neet? Sono i giovani che non studiano e non lavorano e, come scritto poc’anzi, sono circa 3 milioni. Per la precisione sono il 25,1% dei giovani nella fascia di età 15-34 anni. L’Italia, a livello europeo, ha il più alto tasso di Neet (23,1%) per la fascia 15-29 anni. Per capire quanto sia allarmante questo dato, basta confrontarlo con la media dell’Unione Europea: nell’UE i Neet sono mediamente il 13,1%.

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