La medicina fa passi da gigante e recenti scoperte hanno chiarito come il cancro sia in grado di sfuggire al sistema immunitario.
Questa notizia può essere potenzialmente una svolta importante perché determinerebbe perché la malattia viene scoperta spesso quando offre una sintomatologia molto evidente e non in precedenza.
I ricercatori negli anni hanno permesso molti cambiamenti in termini di prevenzione e anche questo può cambiare per sempre l’approccio alla patologia.
Cancro: come si nasconde al sistema immunitario
Questo passo in avanti nella lotta al cancro è significativo, soprattutto per quelle tipologie che solitamente non lasciano ampio margine di sopravvivenza alla persona. Una scoperta fondamentale che ci porta dinnanzi ad una nuova verità, come fanno le cellule tumorali a sfuggire al sistema immunitario. Nessun altro gruppo di cellule ci riesce ma quando il cancro si sviluppa nel corpo, questo non reagisce.
Il team ha identificato durante lo studio delle cellule pre-metastatiche che si spostano dalla zona dove si è sviluppato il tumore verso altri linfonodi. Una parte delle cellule CD8+ che si occupa di uccidere le cellule pericolose ed è quindi fondamentale per l’organismo nel ruolo di protezione erano di fatto spente, non in grado di svolgere il loro compito. In pratica erano già state esposte al cancro ma, non avendo potuto abbattere la minaccia, erano stremate.
Una volta che queste cellule non riescono più a limitare il danno, quelle cancerose hanno la possibilità di espandersi senza che il sistema immunitario le blocchi. La ricerca è del National Cancer Centre di Singapore e secondo gli scienziati potrebbe essere l’inizio di una nuova storia che porterà a identificare nuove cure e nuove tipologie di trattamento per i tumori anche molto aggressivi.
Saputo il punto debole che permette alla malattia di espandersi sarà anche possibile individuare procedure differenti che portino alla scoperta della malattia in una fase precoce e non solo quando si manifesta deliberatamente. Un nuovo tassello che si aggiunge a quelli già avanzati negli ultimi anni che hanno consentito screening più rapidi e meticolosi e quindi l’individuazione di elementi anche molto piccoli che possono risultare pericolosi sul lungo termine.
La prevenzione resta fondamentale e l’Italia in questo campo gioca un ruolo chiave poiché lavora duramente per consentire a tutte le categorie a rischio di accedere alle analisi che permettono di individuare precocemente le malattie di questo tipo, offrendo così alla medicina sicuramente un margine più ampio per le relative cure definitive.