Nuova truffa dei Bitcoins, attenzione a chi cederli o dove comprarli, i nostri risparmi a rischio

Tornano nuove frodi legate alle ciptovalute. L’ultima è stata scoperta da Proofpoint. Stavolta la truffa si nasconde nelle mail. 

Bitcoin. Una nuova truffa si aggira per il web – Androiditay.com

Il fatto

In rete le pensano proprio tutte pur di ottenere un illecito vantaggio e nuocere al prossimo. Infatti l’azienda Proofpoint ha scoperto un nuovo meccanismo di truffa che avviene con il semplice invio di mail (di tipo Advance Free Fraud). Dietro la frode, si nascondono le piattaforme di scambio di criptovalute.

Proofpoint in breve

Proofpoint è una delle aziende americane leader nel settore della cyber sicurezza e della conformità normativa. Offre soluzioni efficaci (sia hardware che software) per proteggere le persone su ogni canale: email, web, cloud e social media.

Come funziona la truffa?

I criminali informatici realizzano campagne email a basso volume e sfruttano le capacità di ingegneria sociale per compiere la truffa e sottrarre bitcoin alle vittime. Queste vengono attirate con il falso miraggio di poter ritirare criptovalute del valore di centinaia di migliaia di dollari da un conto già esistente su sedicenti piattafome private di investimento Bitcoin. La truffa risulta essere molto sofisticata ed è completamente automatizzata.

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Perché proprio i Bitcoin?

La criptovaluta non lascia tracce e di conseguenza garantisce (nel bene o nel male, come questo caso) l’anonimato dell’aggressore e della potenziale vittima. Inoltre l’intero processo di scambio è gestito elettronicamente attraverso il meccanismo del wallet e della blockchain; questo rappresenta un settore non regolamentato e di conseguenza le possibilità di frodi si amplificano rispetto alle carte di credito tradizionali ed agli altri consueti mezzi di pagamento digitale.

Se aggiungiamo il fatto che le controparti sono molto spesso internazionali, in questi casi la perdita subita diventa definitiva e spesso non può più essere recuperata. Molte truffe sui bitcoin sono particolarmente insidiose proprio perché nuove e poco conosciute e risulta assai difficile prevenirle con i consueti sistemi di difesa su internet.

Ci sono addirittura truffe che partono nel momento stesso in cui si decide di comprare i bitcoin e i soldi destinati al loro acquisto spariscono; non tutti gli exchange, infatti, cioè i soggetti che si propongono via internet per consentire la compravendita, sono affidabili e legalmente autorizzati.

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Proofpoint si esprime in prima persona

“Proofpoint ha osservato alcuni dei portafogli di criptovalute associati a questa attività e almeno uno registra transazioni totali nell’ordine delle centinaia di migliaia di dollari. Inoltre, i ricercatori di Proofpoint hanno osservato vittime di questa frode discutere le loro perdite su forum pubblici, arrivando a dichiarare perdite fino a 500.000 dollari relative a questo attacco. Alcuni dei messaggi relativi a questa campagna includevano esche di grande valore, fino a 20 milioni di dollari. Sfortunatamente, attività BEC come questa possono regolarmente risultare in perdite di centinaia di migliaia o milioni di dollari. Regolarmente, Proofpoint identifica e blocca i tentativi di frode BEC di grande valore”.

Questa la dichiarazione ufficiale rilasciata da Sherrod DeGripppo, Vicepresidente del dipartimento di Ricerca e Rilevamento delle minacce di Proofpoint.

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