Procura di Milano scopre truffa su rete Wind: addebitato costo per ogni pagina web visitata

Una nuova truffa si abbatte sugli utenti WindTre: ora, per ogni pagina web visitata, vengono sottratti soldi, come se stesse pagando a parte l’entrata in internet.

Nuova truffa, questa volta su WindTre – AndroidItaly.com

Nove centesimi per ogni pagina web visitata. Ecco cos’è unito in questi giorni nel girone d’inchiesta della Procura di Milano sulla telefonia che ha coinvolto WindTre nei mesi precedenti, e che ha portato ad un sequestro di “21 milioni di euro di percentuali di servizi attivati con modalità fraudolente da società di contenuti” che lavorano per il provider stesso. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera in questi giorni, infatti, durante le indagini si è scoperto anche un costo di 9 centesimi che veniva addebitato nell’immediato anche solo aprendo su certe pagine Internet che non avevano niente di losco all’interno. Costo che aveva un blocco a 1 euro per non fare insospettire gli utenti in bolletta con prelievi di denaro eccessivi. In base agli approfondimenti svolti durante le azioni preliminari, il 28 settembre il giudice delle indagini ha ordinato un nuovo sequestro preventivo ai danni dei soggetti coinvolti, con 204.000 euro sui conti di Accenture e 109.000 sui conti di Vetrya. Quest’ultima sarebbe in lista per essere stata stata in conflitto di interessi  e per aver ricoperto tutti i ruoli possibili, in contrasto con la delibera n.108 del 2019 di AGCOM. Sono inoltre indagati con l’ipotesi di frode informatica l’AD di Vetrya Luca Tomassini e coloro che se ne occupavano ai tempi delle indagini, i direttori amministrativo Alessandro Prili e operativo Simone Polverini. Nel frattempo, ovviamente, il Codacons ha annunciato un’azione collettiva per gli 8,2 milioni di clienti WindTre coinvolti nella presunta truffa dei servizi a sovrapprezzo.

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Si tratterebbe insomma di un ulteriore modo di togliere soldi, che si aggiungerebbe “all’aver per anni appioppato ai telefonini delle persone un nugolo di servizi aggiuntivi (giochini, suonerie, meteo, oroscopi, gossip) attivati a sorpresa sulla scheda Sim di ignari utenti” convinti da banner pubblicitari ingannevoli, che aveva coinvolto “società di contenuti quali Bright Moby e Yoom tramite l’hub tecnologico Pure Bros”. (fonte Il Messaggero)

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Adesso invece “il sequestro preventivo vincola invece 204mila euro sui conti di Accenture e 109mila euro sui conti di Vetrya. Secondo i dati forniti da WindTre ad AgCom”, da quando non sono più automatiche, le attivazioni sono crollate precipitosamente.

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