Truffa WhatsApp o buoni sconto veri? il caso Esselunga

Alcuni utenti hanno ricevuto su WhatsApp un messaggio da Esselunga che avvisa di un buono regalo da 500 euro. Verità o ennesima truffa?

Esselunga regala buoni da 500 euro. Ma sarà vero? – Androiditaly.com

E’ tutto una truffa!

Eh sì, si tratta della solita vecchia truffa di tipo phishing. Il classico tentativo di estorcere dati personali, così da accedere a servizi online e, potenzialmente, ai veri e propri conti correnti delle vittime.

Ma Esselunga è già venuta a conoscenza del fatto e ha smentito i finti buoni da 500 euro con un breve comunicato rivolto a tutti i clienti:

“Segnaliamo che negli ultimi giorni sono pervenute numerose segnalazioni circa la ricezione di messaggi che promettono falsi buoni spesa. Ti ricordiamo che l’invio di tali messaggi esula da ogni possibile forma di controllo da parte di Esselunga e che eventuali concorsi o operazioni a premi promossi da Esselunga vengono diffusi esclusivamente attraverso i canali ufficiali dell’azienda.”

“Noti anche come phishing, sono sempre più diffusi e mirano a rubare informazioni o addirittura denaro. Spesso il messaggio contiene l’invito a cliccare su un link che rimanda a un sito creato al solo scopo di carpire informazioni personali. A volte possono essere richieste false autorizzazioni al trattamento dei dati personali inseriti o l’invito a richiedere un fantomatico premio: tali richieste in realtà attivano l’adesione a servizi a pagamento non richiesti”.

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Dunque il noto brand della grande distribuzione mette in chiaro di non aver indetto su WhatsApp nessun concorso con nessun palio, né di aver diffuso messaggi sulle chat d’uso comune. Esselunga ribadisce ancora una volta che certe informazioni sono diffuse esclusivamente sui canal ufficiali dell’azienda.

Come sottolineato nel comunicato, si tratta dell’ennesimo caso di phishing che mira a rubare dati, informazioni e quindi denaro. La strategia utilizzata dai malintenzionati è sempre la stessa: porre un link che viene indicato come l’accesso alla pagina utile all’operazione annunciata nel messaggio. In questo caso, l’ottenimento del buono da 500 euro.

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Rinfreschiamoci la memoria

Ricordiamo ancora una volta che se dovessimo ricevere messaggi di questo tipo e cliccare volontariamente o meno sui link ingannevoli che ci vengono proposti, questo equivarrebbe a fornire ai truffatori la chiave dei nostri dati.

Questo tipo di truffe comprende anche false autorizzazioni al trattamento dei dati personali inseriti o un invito a richiedere un premio inesistente. Entrambe le richieste attivano l’adesione a servizi a pagamento mai richiesti.

 

 

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