Finito lo spazio su Gmail? ecco un trucco facile per porre rimediio

La gestione dello spazio di archiviazione in cloud richiede le dovute accortezze necessarie per non superare i GB consentiti

La casella di posta può diventare facilmente il ricettacolo di dati più o meno utili, e capire come gestirli diventa fondamentale- Androiditaly.com

La scelta di Google di razionalizzare i pacchetti in cloud ha necessariamente avuto ripercussioni sugli utenti. Sono state molte le soluzioni proposte dall’azienda di Mointain View per venire incontro alle diverse esigenze e ad un target eterogeneo, tuttavia la linea di partenza per tutti è il programma di base standard che compre 15 GB di spazio di archiviazione gratis.

In questa memoria digitale convergono tuttavia moltissimi dati. Si tratta infatti di un assest comune non solo a Gmail, ma anche ai servizi di Google Drive e foto. Diventa così molto comune occupare rapidamente lo spazio andando quindi incontro a situazioni di congestione.

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Dovendo cercare una soluzione si aprono quindi due scenari possibili. Il primo consisterebbe nell’estensione del pacchetto, andando quindi a fare un upgrade a costo, il secondo invece è la gestione attenta dei dati.

Le strategie da porter adottare per gestire lo spazio in cloud del proprio account

Anche lo spazio digitale risente del fenomeno dell’accumulo talvolta involontario di contenuti – Androiditaly.com

Se volete quindi preservare i contenuti del vostro account, e procedere ad una sistemazione più razionale alla Marie Kondo, questa è l’occasione giusta. Analizziamo quindi le soluzioni che protrerebbero fare al caso nostro:

  • l’eliminazione sistematica e progressiva di tutto ciò che è spam, email di iscrizione, newsletter delle quali non ricordiamo il senso, potrebbe essere un primo step. Per semplificare il procedimento sarà utile l’impiego dei filtri di ricerca che ci aiuteranno ad individuare facilmente i contenuti da cestinare
  • la creazione di un backup esportabile invece sarà molto utile nel caso la necessità di conservare le informazioni contenute nelle email non ci permettesse di cancellarle. Basterà quindi utilizzare lo strumento Takeout e salvare i file ottenuti, in formato MBOX e JSON.

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Una volta creati questi file dovremo quindi affrontare lo scoglio della loro consultazione. In questo ci verrà comodo l’utilizzo dell’applicazione Nodemailer. Utilizzarla sarà molto intuitivo. Importando i contenuti desiderati ci troveremo davanti un’interfaccia del tutto simile a quella di una casella di posta ordinaria e potremmo leggere le email salvate con estrema facilità.

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