Arrestato il robot pittore Ai-Da: quali sono le accuse?

Ai-Da, l’intelligenza artificiale artista famosa per i quadri che dipinge, è stata fermata all’aeroporto e arrestata con l’accusa di essere utilizzata come strumento di spionaggio. Rilasciata soltanto dopo l’intervento dell’ambasciatore.

Arrestato il robot pittore Ai-Da: quali sono le accuse?
Ai-Da, un’intelligenza artificiale famosa per i suoi dipinti, è stata arrestata. -Androiditaly.com

Ideata e completata nel 2019, Ai-Da è un’intelligenza artificiale che crea delle vere e proprie opere d’arte tra dipinti, disegni e sculture, osservando la realtà circostante, attraverso delle apposite telecamere, è in grado di riprodurre ciò che vede e di trasformarlo in arte, grazie anche a strumenti algoritmici ed informatici, dotata di due braccia bioniche per potere realizzare le sue opere.

Ad aver dato vita a questa intelligenza artificiale è stato Aidan Meller, gallerista specializzato in arte contemporanea e moderna, con la collaborazione della società robotica inglese Engineered Arts che ha contribuito conferendo ad Ai-Da un aspetto umano realistico. Il progetto è stato sviluppato nella celebre Oxford con anche il sostegno di un gruppo di ingegneri dell’università stessa. L’intento è stato quello di creare un’opera artistica con il supporto e l’integrazione della tecnologia, una vera rivoluzione per il mondo artistico.

L’arresto di Ai-Da, arrestata per spionaggio e trattenuta in prigione:

Ai-Da avrebbe dovuto partecipare alla prima mostra d’arte contemporanea alle piramidi di Giza nominata “Forver is Now” per esporre una delle sue opere artistiche. Arrivata in aeroporto, dopo una serie di accurati controlli effettuati dalla polizia, è stata scambiata per “un’arma” da spionaggio poiché munita di telecamere montate all’interno dei suoi occhi. Successivamente l’hanno arrestata e trattenuta in cella per ben dieci giorni, con la preoccupazione, da parte di Aidan, che potesse essere danneggiata fisicamente. Sono poi riusciti a liberarla solo grazie all’intervento da parte dell’ambasciata britannica.

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Fortunatamente l’incidente si è concluso nel migliore dei modi, con la liberazione di Ai-Da e con la sua partecipazione all’evento artistico dove ha esposto e presentato una sua scultura: un enorme autoritratto in creta che reinterpreta la Sfinge.

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Non è la prima volta che tiene parte a un evento artistico per mostrare i suoi capolavori. Ha anche collaborato con “artisti-umani” e rilasciato un paio di interviste. Una struttura molto complessa in grado di comunicare, intrattenere e creare arte. Può essere definita una straordinaria e rivoluzionaria creazione.

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