Rivoluzione in Italia: ecco il cambio di residenza via Web, come funziona e cosa fare

Grazie al portale web dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente ora per i cittadini è possibili fare il cambio di residenza online. Il servizio è iniziato tempo fa e ora si è esteso a tutti i comuni, come ha confermato il ministro Brunetta. 

uso del web
Niente più lunghe trafile di documenti, tutto passa dal web. – Androiditaly.com

Il progetto che ha generato l’ANPR si può dire abbia raggiunto il traguardo che si era prefissato. Con la creazione di una banca dati nazionale digitale si punta a semplificare i servizi per cittadini, imprese ed enti. Gradualmente il progetto è cresciuto e ora comprende tutti i comuni sul terriorio nazionale.

Era già possibile poter scaricare i certificati anagrafici, ma ora si può fare via web anche il cambio di residenza. L’unica eccezione attuale riguarda il comune di Roma che però ha previsto si possa fare la modifica direttamente dal sito del comunfino al 30 giugno. La ragione è dovuta a dei semplici interventi tecnici.

Il nuovo servizio compreso nel progetto di digitalizzazione è accessibile a tutti i cittadini italiani maggiorenni. Si può effettuare il cambio di residenza ad un qualunque altro comune del territorio italiano, o anche una modifica dell’indirizzo all’interno dello stesso comune.

I cittadini iscritti all’AIRE possono anche comunicare il rimpatrio dall’estero. Fino a ora erano vincolati a recarsi alla sede del Comune dove intendevano stabilirsi ma ora tutto si può fare dalla tastiera.

Una Pubblica Amministrazione più efficiente

banca dati
Una Pubblica Amministrazione in digitale risulta più accessibile e rapida nei tempi. – Androiditaly.com

Da novembre 2021 i ministri Colao e Lamorgese hanno sviluppato e portato avanti progetto ANPR. La digitalizzazione avanza non solo all’interno delle imprese ma anche negli uffici pubblici. Nella Pubblica Amministrazione (PA) si punta sempre di più a potenziare e arricchire le competenze digitali del personale. Il ministro Brunetta parla di un processo volto a rendere la PA più inclusiva, più vicina.

Ogni PA può aggiornarsi in ottica digitale tramite il punto di accesso PA 2026. Il sito è stato disposto dal PNRR per chiedere i fondi dedicati alla transizione dei servizi sul web, e non solo per gli uffici. Sulla piattaforma anche le scuole pubbliche (più di 8.000) sono invitate a compiere questo passo.

Le risorse messe a disposizione sono in tutto 95 milioni di euro. 50 milioni sono destinati allo spostamento su cloud mentre altri 45 milioni sono stati previsti per sviluppare i siti web. La domanda da parte delle scuole deve però obbligatoriamente essere presentata entro il 24 giugno 2022.

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