I self service di benzina si integrano col territorio: ora parlano dialetto e sono quasi maleducati

Arrivi al distributore per fare benzina, vaia al terminale per il pagamento e…sorpresa, parla il dialetto locale. Si tratta della nuova iniziativa Eni che ne ha installato ben 1.700 terminali di questo genere sul territorio nazionale. 

rifornimento benzina
Quando si paga il carburante ore il terminale risponderà in dialetto. – Androiditaly.com

Fare benzina o gasolio non sarà più come prima. In 1.700 distributori Eni dislocati in tutta Italia il terminale risponderà ai clienti self service nel dialetto della zona. In tutto sono 100 le province coinvolte in questo simpatico progetto e già parecchi clienti colti alla sprovvista hanno voluto riprendere la scena. Forse hanno creduto fosse un colpo di calore e invece no, è tutto vero.

Dopo il primo shock iniziale scatta la risata per le risposte gergali, che quasi suonano un po’ scortesi data la cadenza dialettale. Tra le zone coinvolte ci sono per esempio la provincia di Pesaro e di Reggio Calabria. I messaggi vocali rielaborati in dialetto sono “Se hai una carta punti utilizzala ora” che nel dialetto calabrese viene riprodotto come “Caccia a carta e ‘nto frattempu…”. Anche le frasi “Rifornirsi all’erogatore…” e “Operazione in corso” pare che siano state rielaborate.

Alcuni presidenti di regione si stanno mostrando già orgogliosi dei distributori in dialetto, condividendo filmati e notizie sui social. Può essere che presto si finisca con l’abituarsi alla novità, ma per ora è un nuovo fenomeno virale in Italia.

I distributori Eni che conservano la tradizione

erogatori carburante
Anche i distributori vogliono salvaguardare la tradizione locale. – Androiditaly.com

L’intento di Eni è duplice in questo progetto così originale. Da un lato si tratta di un modo per creare un punto di contatto tra l’avanzamento tecnologico in corso in Italia con le tradizioni radicate dei territori come i dialetti. Un modo per dimostrare che nonostante la digitalizzazione non serve cestinare il passato ma anzi si può creare una convivenza stabile fra le due cose.

L’altra finalità invece come appare ovvio è strappare un sorriso o una risata agli automobilisti e ai camionisti, spesso stanchi e in viaggio da molte ore. La sosta al distributore viene vista come una scocciatura quando si sta andando in vacanza o si è in ritardo per una consegna.

Con questa novità questo preconcetto può essere rivisto, trasformando un’emergenza o una sosta forzata in un momento di ilarità. Oltretutto il dialetto si usa solitamente nei contesti familiari o comunque in situazioni informali, il che rende più “accogliente” la voce del terminale del distributore.

 

🔴 FONTI: www.msn.com

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