Telegram sfida Apple inserendo i post a pagamento, cosa sta succedendo sull’app?

Pare che il servizio a pagamento Telegram Premium fosse solo l’inizio per la piattaforma di Pavel Durov. La prossima mossa annunciata è quella dei post a pagamento nei canali. Per riuscire a sbloccarne i contenuti occorre versare una somma.

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Telegram tenta una nuova strategia per stuzzicare Apple sui pagamenti in-app. – Androiditaly.com

Post a pagamento…diretto

Ormai ogni piattaforma di messaggistica prevede un piano a pagamento, e Telegram non fa eccezione. Con l’abbonamento Premium gli utenti possono accedere a funzioni inedite in anticipo, oltre ad avere meno limiti rispetto agli account classici.

Nonostante Telegram Premium abbia incontrato un certo successo però pare che ora l’app voglia spingersi anche oltre. L’ultima feature annunciata infatti prevede un nuovo sistema di monetizzazione che riguarda i post nei canali. A nominarla è stato Matt Navarra sul suo profilo Twitter, uno dei maggiori esperti dell’industria dei social media. Pare anche che la fase di test sia già stata avviata, anche se non si sa fino a che punto.

Il meccanismo dei post a pagamento a quanto trapelato finora sarebbe molto semplice. Il contenuto è visibile solo sfocato e toccandolo compare il prezzo necessario a visualizzarlo. Una volta che l’utente effettua la transazione il post diventa visibile e la scritta scompare. Naturalmente si tratterà solo di piccolissime somme, attorno al singolo euro. Per i creator sarebbe di sicuro una manna dal cielo.

Possibili scontri sul metodo di pagamento

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Per restare sull’App Store occorre versare il 30% di commissioni, come anche sul PLay Store. – Androiditaly.com

Se l’idea di monetizzare i post nei canali Telegram per ora non sembra essere fonte di polemiche, potrebbe esserlo il metodo per pagare le microtransazioni. Infatti per visualizzare i contenuti per ora occorre fare il versamento direttamente con il bot ufficiale. Si sa però che né App Store né tantomeno Google Play Store tollerano questi stratagemmi.

Un altro fatto noto è che Telegram abbia già avuto momenti di tensione con Apple legati ai ritardi della pubblicazione dei suoi aggiornamenti. Sembrerebbe quindi leggermente provocatorio il fatto di inserire un’altra fonte di guadagno che però salterebbe le commissioni. Tutti gli acquisti svolti all’interno delle app degli store ufficiali infatti sono sottoposti a una tassazione del 30%.

Apple non transige su questo aspetto e se un’applicazione viola questo accordo indicato nelle linee guida provvede in tempi brevi a rimuoverla dall’App Store. Per il momento non ci sono state dichiarazioni da parte dell’azienda, ma in fondo i post a pagamento non sono ancora stati annunciati in modo ufficiale.

 

🔴 FONTI: www.yahoo.com

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