Bombardamento di asteroidi sulla Terra, siamo alla fine?

Sono più di quanti si pensi gli asteroidi che arrivano sul nostro pianeta. Per fortuna però a mappare il loro tragitto ci sono gli osservatori del progetto Catalina Sky Survey. Uno dei più recenti è stato il corpo celeste 2022 WJ1 del 19 novembre. 

Asteroidi vicino alla Terra
Sono molte le meteore che giungono sulla Terra anche se sono troppo piccole per essere segnalate spesso. – Androiditaly.com

2022 WJ1, pericolo passato

La mattina del 19 novembre prima delle sei del mattino all’osservatorio di Mount Lemmon era stato registrato il sesto asteroide in procinto di collisione con la Terra, ossia 2022 WJ1. Gli astronomi del centro hanno subito allertato il Minor Planet Center, ossia il centro responsabile per il controllo dei corpi celesti minori come questi così come per le meteore. Il loro compito è calcolarne il possibile luogo di impatto.

Mount Lemmon appartiene al progetto Catalina Sky Survey, creato dall’Università dell’Arizona per il monitoraggio degli asteroidi e gli altri corpi vicini al nostro pianeta. Una volta trasmessa l’allerta al Minor Planet Center grazie alle quattro foto scattate il testimone è passato all’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il suo software ha quindi elaborato i possibili luogo e ora dell’impatto, poco prima che l’asteroide prendesse fuoco a contatto con l’atmosfera alle nove e mezza circa.

2002 WJ1 ha concluso il suo viaggio nel Lago Ontario, disgregandosi in piccoli frammenti.

Uno spettacolo naturale

Meteora infuocata
Una fiamma che attraversa il cielo, fotografata dal Catalina Sky Survey. Ecco come appare una meteora. – Androiditaly.com

2022 WJ1 aveva un diametro pari a circa un metro prima di cadere in piccole schegge fra gli Stati Uniti e il Canada. Dimensioni troppo ridotte per rappresentare un reale pericolo ma non per questo la sua visibilità è diminuita. Il suo passaggio nelle foto trasmesse dall’osservatorio che per primo lo ha individuato era del tutto simile a un raggio luminoso, di colore verde.

Un fascio di luce che quasi fa pensare al raggio disintegratore della Morte Nera nell’episodio IV di Star Wars, spettacolare. L’asteroide prendendo fuoco ha sviluppato questo particolare effetto luminoso per la temperatura altissima a cui ha bruciato, sufficiente a disintegrarlo.

Più alta è la temperatura più il colore varia rispetto alle fiamme rosso-arancio a cui siamo abituati. Quelle più calde hanno un colore blu-viola. Anche i minerali possono variare il colore del fuoco, ad esempio il bario emette una radiazione verde bruciato allo stato puro.

2022 WJ1 ha dimostrato quanto rapidamente possa intervenire il sistema di monitoraggio per quello che è un fenomeno tutt’altro che raro.

 

🔴 FONTI: www.ansa.it

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