DuckDuckGo, l’App che libera i nostri Android dal tracciamento dei dati

È stata creata una applicazione in grado di proteggere il nostro cellulare dal punto di vista del tracciamento dei dati. Ma in che modo ci riesce?

DuckDuckGo, l'App che libera i nostri Android dal tracciamento dei dati
La nuova funzione di iOS, come possiamo vedere, sarà molto utile per evitare che alcune app prendano le nostre informazioni senza che lo veniamo a sapere – Androiditaly.com

L’app si chiama DuckDuckGo, ed è in grado di impedire alle altre applicazioni di monitorare e tracciare i dati degli utenti grazie alla funzione “App Tracking Protection“, la quale offre una maggiore protezione rispetto a quella che può dare uno smartphone normalmente.

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È stata introdotta da iOS 14.5, e da allora pare che sia diventato uno dei principali metodi con cui è possibile difendersi al meglio. Supera, ovviamente, persino la feature di Apple e che prende il nome di App Tracking Transparency.

Come ci proteggerà

DuckDuckGo, l'App che libera i nostri Android dal tracciamento dei dati
Tra le aziende che, per qualche ragione, ricevono i dati degli utenti, escono fuori dei nomi importanti come Google o Facebook ad esempio – Androiditaly.com

La novità sta nel fatto che non sia né un aggiornamento e tanto meno una app dedicata, quindi chiunque vorrà provarla dovrà scaricare il DuckDuckGo Privacy Browser da Play Store, e poi abilitare la suddetta impostazione. La funzione potrà essere usata anche a livello di sistema, impedendo il tracciamento dei dati da parte delle app esterne.

L’anti-tracker si attiverà nel momento in cui riconoscerà una applicazione che sta inviando dei dati ad un tracker remoto, impedendo lo scambio di informazioni con successo. Inoltre, è possibile monitorare la stessa app per sapere che cosa ha bloccato.

Il team di sviluppo, proseguendo, approfondisce la questione dicendo che: “L’app compie la sua magia direttamente dallo smartphone, ma il funzionamento è comunque diverso da una VPN perché non instrada alcun dato attraverso server remoti“.

In un test condotto di recente, è stato scoperto che almeno il 96% delle app gratuite di Android utilizza tracker di terze parti, l’87% di queste applicazioni invia i dati dell’utente a Google e, infine, un altro 68% li manda a Facebook. Quindi è chiaro che funzioni per davvero.

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Lo strumento è ancora in versione beta, ma è possibile accedere ad una lista di attesa nelle impostazioni della voce App Tracking Protection della sezione Privacy. Come abbiamo già detto prima la feature non deve essere attivata, sarà sufficiente attendere che diventi disponibile.

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