In tempi di pandemia come è stato per il 2021 la tecnologia ha aiutato molto visti i limiti di circolazione. Purtroppo qualche sconfitta si registra in ogni campo e certe “innovazioni” possono rivelarsi dannose. Ecco gli esempi da non ripetere.
Verso la fine del’anno è tempo di fare un bilancio complessivo. No, non solo quello economico, ma in generale di cosa ha portato l’anno che sta per terminare. E se è vero che nel campo tech ci sono state diverse novità, è vero anche che non tutte hanno soddisfatto. Anzi, risultano vere e proprie sconfitte tecnologiche.
Puntiamo subito il dito contro…i social network più diffusi, Linkedln e Facebook. Il 2021 ma soprattutto il mese di aprile saranno ricordati nella storia di questi siti per la vittoria degli hacker. Durante quel periodo infatti i dati personali di quasi mezzo miliardo di utenti vennero rubati e pubblicati su un altro sito. Numeri di cellulare, indirizzi email…persino i profili interi nel caso di Linkedln, messi in vendita.
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Sempre Facebook ha subito un altro colpo in una data più recente, il 4 ottobre. Si tratta della sera in cui tutto il sistema integrato di Facebook, Instagram e WhatsApp andò in tilt. Messaggi che non partivano né arrivavano, utenti nel panico. E Telegram che nel silenzio regnava sovrano. Curiosamente ciò avvenne il giorno successivo ad alcune dichiarazioni ambigue da parte di Frances Haugen.
Applicazioni…da maneggiare con cura
![schermo rotto](https://www.androiditaly.com/wp-content/uploads/2021/12/broken-business-g06e774826_12801-min.jpg)
Un’applicazione forse poco nota ma molto interessante per la sua funzione è Citizen. A svilupparla è stata una startup americana con l’obiettivo di mandare allerte per atti criminali in tempo reale. Purtroppo a maggio l’app mandò la segnalazione di un incendio doloso a Los Angeles identificando la persona sbagliata. A saltare alle conclusioni…
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Dalle sconfitte tecnologiche non si è salvata nemmeno Tesla. Nonostante da tempo si parli del suo software per la guida autonoma (F.S.D.) chi ci ha avuto a che fare non è troppo convinto. Per averlo occorre sborsare “solo” $10.000 e fare i conti con uno stato di ansia continuo. I clienti hanno spesso dubbi su ciò che il loro veicolo sta per fare e occorre mantenersi pronti a intervenire in ogni caso.