Dal pagamento col Qr Code del parcheggio arriva la truffa in smishing: ecco come avviene

I QR Code ormai sono utilizzati dovunque. Dal Green Pass ai menu dei ristoranti se ne fa un uso sempre più frequente. Purtroppo seppure pratici possono nascondere degli inganni e delle truffe. Attenti a quelli dei parchimetri…

qr code in uso
I QR Code ormai sono entrati nella realtà quotidiana. – Adroiditaly.com

Lo smishing è arrivato ad aspettare le sue vittime al parcheggio. O meglio al parchimetro, cammuffato abilmente da innocuo QR code. Lo schema quadrato bianco e nero che ormai ci accompagna ovunque specialmente in tempo di pandemia può ritorcersi contro di noi. Almeno questo è quanto emerso da una nuova forma di smishing che sfrutta questi codici.

Una segnalazione via Twitter dei dipartimenti di polizia di Austin mette in allarme. Su alcuni parchimetri sono stati affissi dei QR Code che in apparenza dovevano servire per pagare la sosta. Una volta scansionato il codice invece gli automobilisti sprovveduti sono stati reindirizzati a portali sospetti. Il meccanismo è mirato a carpire i dati di pagamento. 

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L’indirizzo a cui viene rinviato chi scannerizza il QR Code truffaldino rimane segreto fino a che non viene aperto. Perciò nonostante ora la minaccia sia nota il pericolo rimane. Poiché i codici sono stati semplicemente fissati con degli sticker individuarli è veloce.

Meglio non verificare in caso si avessero dei dubbi comunque. Prima che il raggiro venisse divulgato parecchi automobilisti ne hanno letteralmente fatto le spese.

Phishing, Smishing e…Qishing

 

truffa qr code
Il Qishing potrebbe verificarsi anche da noi, occhio al momento di pagare il parcheggio. – Androiditaly.com

Nonostante questa forma di phishing (ribattezzata ironicamente Qishing) sia finora state individuata solo ad Austin non significa che siamo al sicuro. Potrebbe facilmente attraversare l’Oceano se non ci è già riuscita. Meglio aguzzare già gli occhi qualora avessimo dei dubbi al parchimetro.

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Se si è già scannerizzato il codice non è troppo tardi. Basta fare attenzione all’URL che ci si ritrova davanti per capire se davvero sia un sito affidabile. Una verifica ulteriore a costo di un minuto o due potrebbe essere controllare se l’azienda di riferimento consenta i pagamenti digitali. Oltre ovviamente alla modalità di pagamento richiesta abitualmente.

I QR Code utilizzati nelle truffe possono portare anche al download automatico di applicazioni contenenti malware. Il phishing si evolve passando dalle mail ai messaggi ai codici. Soprattutto quello del Green Pass ad esempi espone a forte rischio di furto dei propri dati.

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