Pirateria informatica: a rischio 500 mila Italiani per aver eluso gli abbonamenti Sky, Netflix e DAZN

La lotta alla pirateria vede un altro colpo: con The Net sono a rischio 500.000 italiani abbonati a servizi di streaming pirata.

IPTV Netflix Sky DAZN
Si chiama The Net la nuova operazione della Guardia di Finanza che ha come obiettivo lo smantellamento della rete pirata IPTV – Androiditaly.com

28La pirateria informatica non si è mai fermata, e difficilmente lo farà. Con la grande diffusione dei servizi in streaming, ciò non è venuto meno. Qualcuno si è già lamentato, negli Stati Uniti, per il rincaro dei prezzi di Netflix, che comunque non smette di lanciare novità, come i suoi Netflix Games (se vuoi scoprire il nuovo catalogo del 2022, clicca qui).

Altre lamentele sono arrivate per la qualità dei servizi di DAZN, mentre Sky ha recentemente rinunciato a una decina di canali del suo servizio. In tutto questo, proprio Sky e DAZN avevano denunciato alcuni casi di pirateria dei loro servizi, tramite una modalità molto diffusa.

Parliamo di IPTV (Internet Protocol Television), che sfrutta connessioni ad Internet a banda larga per trasmettere e ricevere segnali televisivi. La pirateria sfrutta questo tipo di connessione per distribuire il servizio agli utenti abbonati.

Abbiamo già parlato dell’operazione IPTV Special, che ha visto molti rivenditori multati già a dicembre. Ma la Guardia di Finanza non si è fermata qui. Ora, con una nuova operazione, mira a colpire di nuovo chi vende, sfrutta o usufruisce di queste tecniche per eludere gli abbonamenti in regola.

The Net: a rischio 500.000 italiani

La nuova operazione della GdF è stata soprannominata non a caso “The Net” e ha già colpito molte regioni italiane. L’abbonamento a questi servizi costava 10 euro al mese e garantiva la visione dei servizi di streaming più importanti, tra i quali i già citati DAZN, Netflix e Sky.

A capo di tutto una società con sede a Napoli, la CyberGroup. Le perquisizioni non si sono limitate solo all’azienda, ma hanno riguardato vari luoghi disseminati tra Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Calabria. Insomma, sembra che la GdF abbia l’obiettivo di fare sul serio.

Ovviamente, dietro questi interventi si trova la volontà delle stesse famosissime aziende di streaming. In un comunicato, per esempio, Sky ha dichiarato totale vicinanza e supporto alla nuova retata, ricordando come i soldi di questi abbonamenti vadano a finanziare la criminalità organizzata.

Forse l’ambito illegale non riesce ad essere un deterrente forte per gli abbonati a questi sistemi di pirateria, ma, chissà, potrebbero esserlo le multe e le sanzioni che arriveranno a seguito dei controlli dell’operazione The Net.

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