Uno dei più grandi mercati illegali del Dark Web è stato sequestrato con successo dalle forze dell’ordine, le quali sono intervenute immediatamente appena ne hanno avuto l’occasione. Di cosa si occupava? 
L’Hydra Market, adesso, diventerà soltanto un lontano ricordo. Le autorità sono riuscite a sequestrarlo completamente grazie ad una operazione delle forze dell’ordine tedesche e americane, e non è una situazione come tante altre, anzi, è positiva: si tratta del più grande mercato del Dark Web, e adesso non potrà più offrire i suoi “servizi” alle persone.
Sono stati sequestrati i server di Hydra e anche dei wallet di criptovalute per un valore totale di 23 milioni di euro, inoltre hanno pure mosso alcune accuse penali nei confronti di Dmitry Olegovich Pavlov che si occupava di gestirli; l’uomo dovrà rispondere di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti e al riciclaggio di denaro. Ma di cosa si occupava il mercato?
I dettagli scoperti sull’Hydra Market
Hydra aveva 17 milioni di account utente iscritti al suo interno e oltre 19.000 venditori che potevano accedere al sito grazie alla rete Tor. Veniva frequentato molto spesso da paesi di lingua russa e consentiva a tutti di acquistare e vendere beni o attività false, come droghe e informazioni finanziarie rubate di ogni tipo. M. Hinds, il procuratore degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California, ha dichiarato in merito quanto pubblicato:
“Questa azione coordinata invia un messaggio chiaro a chiunque tenti di gestire o supportare un’impresa criminale online sotto la copertura del dark web. Il dark web non è un luogo in cui i criminali possono operare impunemente o nascondersi dalle forze dell’ordine statunitensi e continueremo ad utilizzare i nostri sofisticati strumenti e competenze per smantellare e disabilitare i mercati della darknet. Questa azione sottolinea anche l’importanza della collaborazione internazionale delle forze dell’ordine. Ringraziamo le autorità tedesche e il Bundeskriminalamt per la preziosa assistenza“.
Le indagini condotte hanno svelato alcuni dettagli sul funzionamento di Hydra che, in precedenza, non si conoscevano minimamente. Infatti, dovete sapere che i
venditori potevano creare un account e pubblicizzare i loro prodotti illeciti; gli acquirenti, loggati con un profilo ovviamente, potevano visualizzare i prodotti ed eventualmente comprarli. E come se fosse uno shop online legale, si poteva far uso anche di un sistema di valutazione per “votare” gli articoli.