Legge UE per “cavo unico” di ricarica: inizia la lotta che divide Aziende ed Europa

Il prossimo tema in discussione presso la Commissione Europea sarà l’introduzione di caricabatterie universali per i dispositivi, uniformando quindi i diversi produttori

Caricatore ricarica inversa (Pixabay)
Il Big Tech più colpito da questa decisione, qualora fosse approvata, sarebbe sicuramente la Apple che, tra tutte le aziende del settore, è quella più peculiare in tema di cavi-Androiditaly.com

Sarà discussa questi giorni sul tavolo delle trattative di Bruxelles la proposta legislativa presentata dalla Commissione Europea. Questa introdurrà un nuovo disegno che prevede il veto alla produzione eclettica di cavi e li sostituisce con un unico universale compatibile con tutti i dispositivi.

Nel quadro delle richieste avanzate si parla della richiesta ai produttori di restringere il campo ad una sola modalità, un USB-C e di sviluppare delle soluzioni che siano interscambiabili a prescindere dal brand.

L’ottica nel quale viene introdotta questa richiesta è molto chiara. La prima è chiave di lettura è certamente la lotta alla produzione di rifiuti del comparto tecnologico, evitando di fornire un nuovo sistema con l’acquisto dei prodotti. La seconda, non meno importante, è il consentire ai consumatori di riutilizzare i cavi già disponibili senza accumularne altri.

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E’ chiaro che, qualora andasse in porto, questa regolamentazione cambierebbe non solo le abitudini degli utenti, ma in gran parte le decisioni societarie, e delle catene di produzione delle Big Tech.

Le scelte delle aziende, tra normalizzazione e specializzazione, non dipenderanno più solo dalla loro politica aziendale ma saranno normate da leggi internazionali

Wireless charging ricarica inversa (unsplash)
Quindi ci si chiede, anziché uniformare, non sarebbe più interessante evolvere le modalità di recharge dei nostri dispositivi?- Androiditaly.com

Il divario decisionale si fa già abbastanza impegnativo. Da un lato infatti troviamo le scelte strategiche di Cupertino e del suo Lightning, oggetto costante di critiche e discussioni. Dall’altro invece società come Samsung a Xiaomi e Huawei che hanno adottato da tempo lo standard USB-C.

Tutte le strade intraprese sono, in linea generale, basate sulla riduzione dell’impatto ambientale, a partire dalle scelte di non introdurre più nelle confezioni di acquisto le classiche spine a muro, come è stato per Samsung, che ha abbracciato il cambiamento da febbraio, e per Apple, che ha adottato questa soluzione a partire dalla produzione del packaging per iPhone 12.

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Un argomento quindi molto controverso, che però ha una tempistica d’azione relativamente limitata. Il concetto di cablaggio infatti tende progressivamente a sparire, sostituito lentamente ma inesorabilmente da basette multimarca wireless.

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