Nel 2016, questa famosa azienda era stata hackerata senza dire niente a nessuno

Una società ha subito una serie di attacchi hacker in cui sembra abbia perso molti dati importanti, e per qualche ragione non ha voluto riferire l’accaduto a nessuno per evitare che si venisse a sapere questa notizia.

Nel 2016, questa famosa azienda era stata hackerata senza dire niente a nessuno
Gli attacchi hacker sono stati davvero frequenti. L’ultimo in Italia, per esempio, è quello verso Mediaworld – Androiditaly.com

Diverso tempo fa, un hacker americano ha raccolto dei dati specifici per conto di un’agenzia di Intelligence. Tuttavia, la società che ha subito il colpo non solo era al corrente di quello che stava succedendo, ma ha addirittura scelto di non dire nulla a nessuno.

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L’attacco informatico, in base a quello che sappiamo, è avvenuto per il servizio di prenotazioni alberghiere Booking.com nel 2016, il cui sito ha perso molti dati di utenti residenti in Medio Oriente. Queste informazioni sono state prese dal libro “De Machine: In de ban va Booking.com“, in cui viene affermato che, la compagnia, abbia deciso di non divulgare quanto successo.

La ricostruzione della vicenda

Nel 2016, questa famosa azienda era stata hackerata senza dire niente a nessuno
In questo caso, ad essere preso di mira è un sito di prenotazioni online. Il motivo è sconosciuto – Androiditaly.com

Il libro appena esposto è stato scritto da tre giornalisti del quotidiano nazionale olandese NRC. Hanno voluto mettere in chiaro il fatto che la violazione fosse “PIN-leak“, ossia che riguardasse la sottrazione dei PIN delle prenotazioni.

L’hacker che ha compiuto l’attacco è riuscito ad avere accesso alle richieste alberghiere per i paesi del Medio Oriente come l’Arabia Saudita, il Qatar e l’Emirati Arabi Uniti. Tra i dati recuperati, inoltre, sono stati trovati pure i nomi dei clienti del sito e i loro piani di viaggio.

Dalle analisi effettuate, sono riusciti a scoprire che l’hacker lavorasse per una società di intelligence americana, tutt’ora non ancora scoperta. Inoltre, Booking.com, sembra che avesse deciso di non rendere pubblica la vicenda per evitare indagini sulla violazione dei sistemi.

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A consigliare questa scelta è stato un consulente legale, il quale ha propriamente suggerito di non farlo poiché, dato che non ci sarebbe stato accesso sia a informazioni sensibili che finanziarie, la società non era tenuta a spiegare la situazione e tanto meno a comunicarla. E anche se è stata scoperta, comunque sia non si è ancora espressa in merito all’argomento.

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