Il 40% dei minori condividerebbe dati sensibili online, senza rendersene conto

Secondo alcune analisi, pare che dei bambini mettano alla luce le proprie informazioni personali online con molta superficialità. Questo, ovviamente, può risultare essere un problema sotto certi punti di vista.

Il 40% dei minori condividerebbe dati sensibili online, senza rendersene conto
I ragazzini, specie in una età molto giovane, non possono essere informati al meglio sui pericoli del web – Androiditaly.com

Il mondo di internet esiste da molto tempo, e nonostante gli innumerevoli lati positivi che offre – come la possibilità di divulgare senza un limite dei contenuti multimediali – ne nasconde altri decisamente negativi. Degli esempi che possiamo fare al riguardo sono gli attacchi hacker oppure dei siti truffa che si occupano di rubare i dati altrui per poterli rivendere in seguito.

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In questo caso, però, parleremo di un problema persistente e che è diventato parecchio noto alle autorità recentemente. Ha a che fare con i minori di 18 anni, più precisamente con dei bambini molto piccoli e che non superano nemmeno i 13 anni. Vediamo di capire, dunque, quale sia il problema di fondo.

Lo studio dell’Italia

Il 40% dei minori condividerebbe dati sensibili online, senza rendersene conto
L’utilizzo degli smartphone e dei tablet da parte dei bambini aumenta di volta in volta – Androiditaly.com

Educazione Digitale ha voluto intervistare di proposito una serie di bambini con una età compresa tra i 5 e 10 anni. Si tratta, in particolar modo, di un sondaggio che ha coinvolto 1.833 bambini italiani, una sorta di studio condotto da Kaspersky, la società di sicurezza informatica che bene o male conosciamo un po’ tutti.

Da queste conversazioni almeno il 40% di loro ha ammesso di aver condiviso informazioni personali online, anche a sconosciuti tra l’altro. E come se non fosse abbastanza, un altro 36% dichiara di aver ricevuto proposte di giochi o sfide pericolose da parte di contatti dall’identità sconosciuta.

Questa indagine è stata compiuta tra maggio e ottobre, ed aveva lo scopo principale di analizzare le abitudini della nuova generazione con l’uso dei devices elettronici a nostra disposizione.

In aggiunta hanno collaborato anche 88 scuole italiane con l’obiettivo di sostenere questo progetto. Comunque sia, stando alle analisi effettuate, i bambini cominciano ad usare i devices in età sempre più giovane.

Precisamente si afferma che il 55% di loro, con una età compresa tra i 5 e i 10 anni, possiede già un dispositivo personale, mentre il 20% lo utilizza almeno per più di due ore al giorno. I bambini, nelle interviste, hanno affermato che sia molto divertente navigare in rete ed entrare in un mondo personale dove possono sentirsi a loro agio.

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Il 41% dichiara di voler fare nuove conoscenze con cui poter condividere le proprie giornate, un altro 19% vorrebbe imparare più modi per utilizzare i device e, infine, soltanto il 6% non ha piacere nell’utilizzarli.

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